Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sos sicurezza nei campi abbandonati

Fonte: L'Unione Sarda
3 ottobre 2012


IS BINGIAS. Recinzioni arrugginite e porte divelte, rabbia dei residenti: i nostri figli in pericolo


I campi sportivi di Is Bingias non sono solo un problema di degrado del quartiere. Da mesi, infatti, costituiscono anche un potenziale pericolo per bambini e adolescenti che oltrepassano il cancello e utilizzano le fatiscenti attrezzature ancora in piedi nonostante l'abbandono.
LE PROTESTE «Le recinzioni sono arrugginite - si lamenta Gisella Lai, residente in via della Resistenza - mio figlio spesso torna a casa con tagli ed escoriazioni che si procura quando le scavalca per giocare con gli amici». Il grande spiazzo in cemento, circondato dalle palazzine, ospita tre campi da pallavolo, pallacanestro e calcetto. Una delle due porte è stata divelta ed è abbandonata vicino al muro di cinta. I bambini non si sono persi d'animo e l'hanno sostituita con due pietre. Il cancello d'accesso è chiuso con una catena, ma durante il pomeriggio i campetti sono ugualmente affollati. La chiesa vicina ogni tanto organizza attività sportive coinvolgendo la collettività e per anni una squadra femminile ha utilizzato il campo di pallavolo.
«Siamo anni che chiediamo al Comune risposte sul futuro degli impianti - continua Lai - sappiamo che in questo momento non dispone di molte risorse, ma ci aspettiamo uno sforzo minimo per mettere almeno in sicurezza le strutture e garantire ai nostri figli l'attenzione che meritano».
LA MUNICIPALITÀ Alla Municipalità conoscono da tempo il disagio in cui vive il quartiere e mesi fa avevano fatto il primo passo ufficiale per risolverlo. «All'inizio di quest'anno - spiega Gabriele Anedda, presidente della commissione Sport - in Consiglio abbiamo approvato un ordine del giorno con il quale si è chiesto al Comune una soluzione definitiva al problema. Purtroppo sono passati nove mesi, da allora niente è cambiato e la questione non è più rinviabile».
LE POSSIBILITÀ Le prospettive più verosimili per il futuro degli impianti sono tre: il Comune potrebbe stanziare il denaro sufficiente solo a ristrutturare le recinzioni o ad impedire l'accesso ai campi, se le condizioni di sicurezza non sussistessero. «Se malauguratamente un ragazzo si facesse male all'interno della struttura - spiega ancora Anedda - le responsabilità ricadrebbero sull'amministrazione». Una seconda possibilità contemplerebbe la cessione della gestione degli impianti ad un privato che prenderebbe in carico le opere di ripristino dei campi e si accollerebbe di conseguenza le responsabilità per la loro messa in sicurezza. La terza ipotesi è quella più onerosa per il Comune: dalle casse di via Roma dovrebbe arrivare una somma ingente, utile a rimettere completamente a nuovo i campi e restituirli alla comunità.
I SOLDI Per questo bisognerà aspettare la suddivisione e l'assegnazione dei sei milioni di euro che l'assessorato allo Sport è riuscito a dirottare verso il recupero degli impianti sportivi a Cagliari. Per stessa ammissione dell'assessore Enrica Puggioni i fondi serviranno proprio alla riqualificazione delle strutture presenti nei quartieri periferici, come quello di Is Bingias, dove lo sport gioca da sempre un ruolo importante contro la dispersione sociale. (lu.ma.)