Cagliari in dieci anni ha perso 13358 abitanti, si tratta del dieci percento in meno rispetto alla popolazione del 2001. E' uno tra i tanti dati, contenuti nelle rilevazioni provvisorie dell'ultimo censimento, presentati oggi dal Comune di Cagliari che gestisce in autonomia le informazioni raccolte. Il documento riguarda diversi temi quali popolazione italiana e straniera, lavoro, istruzione e alloggi. Si tratta di dati provvisori ma comunque "importanti per impostare le politiche future", questo il primo commento del sindaco Massimo Zedda.

Nonostante la costante perdita di abitanti nell'arco degli ultimi dieci anni in quasi tutti i quartieri, gli unici a far registrare un trend positivo sono Barracca Manna a Pirri e Is Corrias-Is Campus ai confini con Monserrato. Quest'ultimo ha una crescita vicina al 30%. Abitanti in aumento anche alla Marina (+ 1,3%). Un dato importante riguarda l'invecchiamento della popolazione: dal 2001 al 2011 sono diminuiti del 44,7% i giovani compresi tra i 25 ed i 29 anni, costretti a vivere fuori città. Al contrario sono aumentati gli ultra 75enni(nel 2001 erano 13289 mentre ora sono 18054). L'età media dei cagliaritani è di 47 anni, i quartieri con il numero maggiore di giovani sono Barracca Manna, Is Corrias, Sant'Elia. Più anziani a La Vega, Fonsarda, Monte Urpinu e Cep. Dalla fotografia delle famiglie cagliaritane risulta che in media queste sono composte da due componenti.

Istruzione e lavoro. Quasi 45 mila cagliaritani hanno conseguito un diploma di scuola superiore, 37907 possiedono la terza media, 32187 una laurea, 21323 hanno la licenza elementare, 1474 sono analfabeti. Nel mondo del lavoro sorprende il dato che vede diminuire la disoccupazione del 2%: si passa infatti dalla percentuale del 19,4% nel 2001 al 17,4% del 2011. Ma nel dettaglio la disoccupazione aumenta a Sant'Elia e Poetto-Medau Su Cramu.

Popolazione straniera. Il 96,94% della popolazione è italiana, ufficialmente gli stranieri invece risultano essere il 3,04% del totale. Tra questi i più numerosi provengono da Asia (49%), coloro che provendono da "Altri paesi europei" (20%) e paesi della Comunità Europea (15%), seguono , africani, infine America settentrionale e meridionale. Rispetto al 2001 tuttavia la popolazione straniera è cresciuta del 182,87%.