Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sergio Atzeni, un ragazzo libertario

Fonte: La Nuova Sardegna
27 settembre 2012



Cagliari, un incontro per ricordare lo scrittore con Salvatore Mereu e Marc Porcu




di Sabrina Zedda wCAGLIARI Uscirà nelle sale probabilmente l’11 ottobre “Bellas Mariposas”, il film di Salvatore Mereu tratto dall’omonimo racconto di Sergio Atzeni, accolto con entusiasmo da critica e pubblico all’ultima edizione del Festival del cinema di Venezia. A dare la notizia (ma con le dovute cautele perché bisogna ancora «passare lo scoglio di visto e censura») è stato lo stesso Mereu, tra gli ospiti martedì di un incontro organizzato nel liceo classico Siotto dall’associazione di ex studenti dell’istituto intitolata proprio ad Atzeni (che di quella scuola fu allievo) e dall’associazione culturale Chourmo, Marina Cafè Noir. Il primo di una serie di appuntamenti pensati per ricordare, a 60 anni dalla nascita, la figura e l’opera del grande scrittore, e soprattutto, come ha spiegato il giornalista della “Nuova Sardegna” Walter Porcedda, tra i fondatori della stessa associazione “Sergio Atzeni”, per inquadrare meglio la sua poetica. A iniziare dall’impegno politico accennato da un commosso Massimo Zedda, sindaco di Cagliari che ha parlato della capacità di Atzeni di sapersi sempre confrontare con gli altri, nonostante il carattere un po’ spigoloso, l’affetto forte per gli amici sebbene, anche quando era insieme a loro, sembrasse a volte distaccato. Così come lo ha ricordato, per esempio, Claudio Birocchi, suo compagno di liceo, che ha tratteggiato la figura di un ragazzo «anarchico, individualista e libertario». A dispetto della sua morte troppo precoce, Atzeni, con la sua opera è riuscito a imporsi anche a chi l’ha conosciuto dopo, attraverso la lettura dei suoi libri. Come Marc Porcu, poeta francese a cui si deve la traduzione in Francia dell’intera opera dello scrittore. È grazie ad Atzeni che Porcu ha imparato a guardare la Sardegna, di cui è originario, con occhi diversi, riuscendo con le sue traduzioni a farlo poi amare anche a musicisti jazz come Luis Sclavis e cineasti come Bertrand Tavernier. Per Salvatore Mereu girare un film su “Bellas mariposas” è stata una sfida: a una seconda lettura l’entusiasmo per quel libro era lo stesso provato all’inizio, ha raccontato. Il risultato? Si vedrà dalla reazione del pubblico una volta che il film sarà nelle sale, ha detto. Ma di una cosa è certo: «Se mi domandassero se lo rifarei la risposta sarebbe: sì, subito». Se a questo si somma anche il pensiero di chi è venuto diverse generazioni dopo lo scrittore, come l’attore Giacomo Casti, che parla di Atzeni come di un «autore generazionale», ne viene fuori la figura di un autore che ha avuto la capacità, e ancora la possiede, di unire le persone al di là delle distanze geografiche, culturali e generazionali. E su cui quindi c’è ancora tanto da scoprire e conoscere.