Rassegna Stampa

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Alessio Mereu (Riformatori): "Zedda ha progettato un Poetto senza parcheggi, e sta mettendo ko l'edi

Fonte: web Castedduonline.it
24 settembre 2012


23/09/2012 11:14

di Federica Lai

"Nella precedente consiliatura, in cui ho ricoperto il ruolo di presidente della commissione ai Lavori Pubblici, sono stati portati a termine lavori importanti che hanno migliorato le condizioni di vita dei cittadini: primo fra tutti il Parco della musica, un appalto di circa 24 milioni di euro, consegnato, appunto, alla città di Cagliari, e all’amministrazione attuale”. Soddisfatto, quindi, dell’operato della passata Giunta Floris, il consigliere comunale Alessio Mereu, dei Riformatori,  parla di quanto è stato portato avanti, e concluso, nella precedente consiliatura, e esprime un giudizio sull’attuale Giunta Zedda.

Lei è stato per anni presidente della commissione Lavori Pubblici: quali lavori ha dovuto lasciare a metà, e quali invece la Giunta Zedda non ha portato a termine?

Nella scorsa amministrazione abbiamo portato a termine i lavori di ristrutturazione del Teatro Massimo, e della Mediateca: si tratta di lavori molto importanti. Abbiamo completato la rotatoria di via Stamira, quella che poi riporta al Brotzu, che rappresentava uno dei problemi di traffico più preoccupanti per la città. Altri lavori importanti riguardano la Passeggiata coperta, e diverse rotatorie, che hanno migliorato la viabilità, e anche alcuni parcheggi sotterranei, come in via Manzoni. Tra i lavori che l’amministrazione precedente avrebbe voluto portare a termine c’era sicuramente il parcheggio sotterraneo di via Roma, che questa amministrazione ha bloccato, anche se i lavori erano già stati affidati alla ditta vincitrice dell’appalto, e il lungomare Poetto, programma previsto dalla Giunta Floris, e portato avanti da questa amministrazione. E poi c’è il progetto dello sterrato di Marina Piccola dove avremmo dovuto costruire dei parcheggi, ostacolato dall’allora opposizione: il progetto attuale del lungomare non prevede la presenza di parcheggi, mentre io ritengo si debba trovare una collocazione per le automobili nella zona del Poetto.

Lei è stato spesso critico con l’operato del centrodestra quando era al governo: che errori ha fatto Floris negli ultimi cinque anni di mandato?

Errori  se ne fanno sempre, e inconsapevolmente. Probabilmente Floris avrebbe dovuto dare più impulso alla questione dei parcheggi in via Roma, dove si è andati un po’ troppo lentamente. In generale comunque la gente non è mai contenta, e si aspettava di tutto dal Comune, in particolare più posti di lavoro: ma in questi casi l’amministrazione comunale poco può fare. In generale il mio giudizio sull’operato di Floris, e della sua Giunta, è più che positivo, visto che son stati eseguiti una serie di lavori molto importanti.

Come giudica sinora l’operato della Giunta Zedda? Troppe promesse non ancora mantenute?

Noi, come opposizione della Giunta Zedda, abbiamo dato tutto il tempo possibile, però a più di un anno dal loro insediamento abbiamo visto ben pochi risultati. Vero è che i tagli delle risorse non consentono di fare grandi opere come quelle che noi abbiamo fatto, però è anche vero che certi servizi possono funzionare meglio se saputi organizzare. C’è il problema del blocco dell’edilizia privata, che esiste ormai da anni e sta sempre peggiorando, dove gli uffici continuano a non dare risposte ai cittadini, se non dopo anni: questo è uno dei servizi che ancora non decolla, e ciò è preoccupante. Ed è a questa amministrazione che attribuiamo questo rallentamento negli uffici dell’edilizia privata. Ci sono ancora problemi sull’igiene del suolo: troppi cittadini si lamentano del fatto che la città sia sporca. E, infine, la questione dello stadio che deve essere costruito fuori dalla città: io avevo indicato la piana di San Lorenzo, ma ci possono essere anche altre soluzioni. Sicuramente non è lo stadio Is Arenas a Quartu la soluzione finale.

Quali sono, a suo parere, le principali emergenze a Cagliari?

La principale emergenza a Cagliari riguarda lo sviluppo, che è inesistente, dovuto in particolare, come ho detto prima, al  blocco degli uffici dell’edilizia privata. La gente non investe più nelle costruzioni, non c’è più nessuna iniziativa edilizia che decolli: situazione collegata, anche, alle troppe tasse, nello specifico all’Imu. Poi c’è un tasso di disoccupazione altissimo: ma su questo non si possono dare le colpe all’amministrazione comunale, ma si possono comunque aiutare e promuovere tutti i settori produttivi, come quello del commercio.

Lei è esponente di spicco del partito dei Riformatori: pensa ancora che sia stata azzeccata la scelta di candidare, come Sindaco, Massimo Fantola, o non fu adeguatamente sostenuto dal Pdl?

Io sono convinto che se avessimo proposto, come candidato Sindaco, un giovane, avremmo avuto più possibilità di vincita. È stato dimostrato che l’elettore ormai non vuole più sentire parlare di nomi troppo conosciuti. Il nome di Massimo Zedda era noto a pochi, e la sua vittoria ha dimostrato la voglia di cambiamento dei cittadini. Mentre, secondo me,  l’esperienza di Fantola avrebbe dato a Cagliari dei vantaggi, visto che fa politica da giovane: purtroppo l’elettore ragiona diversamente. La sua sconfitta non è dipesa dal fatto che sia stato poco sostenuto dal Pdl in campagna elettorale, ma perché i cagliaritani volevano un Sindaco giovane, poiché hanno ritenuto possa essere più sensibile ai problemi dei giovani. 

federica.lai@castedduonline.it