Quasi 400 mila euro per le attività culturali: stavolta è il Comune a destinarli a 89 associazioni sulla base di criteri non dichiarati e che comunque non mancheranno di sollevare polemiche. La presidente della commissione cultura Francesca Ghirra parla di «criteri oggettivi» e dello «storico» delle associazioni, uno storico che evidentemente non comprende le pendenze penali e le insolvenze maturate da alcune associazioni. In cima alla lista compare Cedac, che incasserà 30 mila dei 378 mila euro stanziati a Ferragosto con una determina dirigenziale. A leggere la determina Tuttestorie avrà 20 mila euro e la stessa cifra andrà a Chourmo malgrado Marina Café Noir sia saltato dagli appuntamenti di fine estate. Diecimila euro per Akròama, Cada Die Teatro, Vox Day, Shannara, Sardegna in Musica, Soul&Mare, La via del Collegio, Città di Cagliari, Via col Vento, Prohairesis e le immancabili Sardegna Concerti e Sardinia Jazz, che poi sono sostanzialmente la stessa cosa. Cifre minori - tra mille e 9000 euro - andranno alle altre associazioni tra cui Is Mascareddas, il Crogiuolo, Umanitaria, Riverrun, Agimus, Origamundi, Alkestis, la Fabbrica illuminata. Ora l’amministrazione dovrà chiarire, magari attraverso una voce autorevole, quali siano stati i criteri cui sono ancorate le scelte e la «gerarchia», certamente discutibile, che emerge a scorrere l’elenco dei contributi concessi.