Rassegna Stampa

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La commissione di indagine sull'amianto al Poetto spacca la maggioranza, ma arriva il sì del consigl

Fonte: web Castedduonline.it
12 settembre 2012


11/09/2012 21:28

di Jacopo Norfo

Una commissione di indagine sull'inquinamento amianto al Poetto, con tutti i partiti rappresentati. Ma la maggioranza di centrosinistra questa volta si divide, con una parte del Pd contraria.  "Bisognerebbe capire intanto che origine ha l'amianto- afferma Davide Carta, capogruppo del Pd- e comprendere anche come l'amministrazione ha gestito eventuali segnalazioni dei cittadini. Poi dovremmo capire come sono stati fatti gli interventi di bonifica, e prendere in esame la gestione delle prescrizioni ambientali che sono molto rilevanti. Ci sono una serie di rilievi tecnici e politici sulla valutazione dei pericoli per la salute dei cittadini". Gennaro Fuoco di Fli aggiunge:  "Si tratta di una commissione di indagine e non di inchiesta-precisa- si potrebbe prevedere un numero di membri da portare a 8 o a 10, più snella e funzionale. I contributi importanti arriveranno dai tecnici in sede di audizione". Giovanni Dore, capogruppo dell'Idv, aggiunge: "Giusto capire quale sia l'utilità effettiva di questa commissione, sarebbe stato opportuno fissare dei paletti: da quando è cominciato il degrado della nostra spiaggia, dal ripascimento al ritrovamento dell'eternit. Ora è scappata anche la sabbia, ma questa proposta è da condividere per fare luce su cosa davvero sia successo nella spiaggia dei cagliaritani. Sperando che la montagna non partorisca un topolino". Anselmo Piras del Pdl invece sostiene: "Qui si parla di un'indagine sulla presenza di eternit, ma nessuno di noi è poliziotto. Lo statuto dice però che si tratta di una commissione di controllo e di garanzia. Bisognerebbe invece conoscere le problematiche vere del Poetto: chi dice che i buoi sono già scappati ha già la soluzione. Colpa dei casotti? Colpa del ripascimento? Bisogna invece capire perchè c'è stato inquinamento in modo che non si ripeta più". La commissione dovrà acquisire tutti i documenti dell'inquinamento e sentire in audizione i tecnici scelti per la materia, in modo da dare risposte precise sul perchè il Poetto sia finito inquinato nell'indifferenza e nell'immobilismo generale. Claudio Cugusi del Pd avverte: "C'è il rischio di sovrapposizione con altre istituzioni, anche con Arpas e magistratura. Poi c'è la mancanza di fondi per poter procedere che limita l'attività della commissione a un semplice studio, a delle semplici audizioni. Sembra quella squadra calcistiche di età pre adolescenziale, venti contro venti, i componenti sono troppi. Poi i danni alla stagione commerciale del Poetto potrebbero essere notevoli. Serve una riflessione ulteriore su questa proposta, meglio sospendere questo esame". "Un po' mi preoccupa questa attività inquirente del consiglio comunale- aggiunge Francesco Ballero del pd- accolgo la proposta di Cugusi di pensarci sopra e di riflettere su questa indagine sul Poetto. Mi sembrerebbe un po' ridicolo chiedere magari a un pm di farci vedere le carte della sua inchiesta sul Poetto".  Sergio Mascia, capogruppo di Sel, invece sostiene: "Questa commissione non si vuole sovrapporre a nessun altro organo, la procura e l'Arpas stanno facendo giustamente le loro indagini. Qui dovremo fare soltanto una relazione ponderata sulla quale discutere in consiglio. Capisco le perplessità di diversi consiglieri, alcune sono fondate. Io sarei del parere che questo regolamento vada votato stasera, ma deve essere una commissione nella quale le polemiche politiche vadano in secondo piano. Il lavoro deve durare cinque mesi senza proroghe e arrivare alla relazione finale". Fabrizio Marcello del Pd aggiunge: "In certi momenti la politica deve assumersi le sue responsabilità senza scappare dai problemi. Il problema amianto riguarda l'intera città, non soltanto il Poetto. Non vedo perchè questa emergenza non debba essere affrontata, dividersi su questi temi è semplice e sbagliato. Vogliamo sottrarci dai problemi di Cagliari? Una commissione del genere servirebbe anche sul campo Rom, non si può sempre e soltanto tacere. I cittadini vogliono chiarimenti anche sugli effetti dell'amianto sulla loro salute". "Non voto una commissione dal potere nullo", afferma invece Piergiorgio Meloni del Pd. "Non parteciperò alla votazione- spiega invece Paolo Casu del Psd'Az- il sindaco sa benissimo quali sono i rischi dell'amianto ma non c'è peggior sordo che non vuole sentire. La vera indagine la sta facendo la magistratura che troverà i veri responsabili". Alla fine si è arrivati alla votazione finale, questo il risultato: 25 voti favorevoli e un astenuto. Le polemiche sono rimaste sulla carta, ma le divisioni su questa commissione restano.

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