Rassegna Stampa

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Don Lai: "Servono case popolari"

Fonte: web cagliaripad.it
11 settembre 2012

a cura di: Andrea Deidda


"Servono case popolari, c'è una domanda importante da parte dei poveri che chiedono un'abitazione". Ad affermarlo è il direttore della Caritas di Cagliari, don Marco Lai.

Davanti alla commissione comunale alle Politiche Sociali, don Marco Lai questa mattina ha spiegato l'attività del centro Caritas in viale Fra' Ignazio, evidenziando le maggiori criticità. A margine dell'incontro anche una proposta: "Servono case popolari, c'è una domanda importante da parte dei poveri. Il recupero del centro storico non sia solo a fini universitari".

I numeri. Durante il sopralluogo sono emersi i dati delle richieste alle quali deve far fronte il centro della Diocesi: "Da gennaio abbiamo avuto 1170 presenze al centro d'ascolto - ha spiegato don Marco Lai - in crescendo rispetto agli anni precedenti 2008/09. L'impennata c'è stata negli ultimi due anni. Principalmente si rivolgono a noi le persone senza reddito o con redditi insufficienti. Chiedono aiuto per gli affitti delle case popolari, oppure per pagare luce e gas. Al centro anti usura quest'anno i casi sono stati 900 e spenderemo 700 mila euro". Altre attività. "La mensa negli ultimi anni è arrivata a servire 500 pasti al giorno, a noi si rivolgono in maggioranza italiani, circa il 75% e questo la dice lunga".

Così come per il centro di via Po anche quello in viale Fra' Ignazio fa uso di spazi comunali. Anche qui le strutture necessitano di manutenzioni: "Ci sono lavori da fare, questa struttura va salvata altrimenti cade a pezzi - afferma Lai - Anche su questo noi interveniamo con lavori ordinari che spesso sforano nello straordinario. Essendo un immobile del Comune credo che quest'ultimo abbia interesse a rimetterlo a posto".

Infine un riferimento a un eventuale spostamento da viale Fra' Ignazio, di cui si era parlato in campagna elettorale per lasciar spazio all'università: "Mai e poi mai i poveri smetteranno di stare in mezzo lla città, questa è una mia convizione personale. Si potrebbe anche spostare il centro Caritas ma in periferia non avrebbe senso. Per quanto riguarda la sicurezza credo che non ci siano problemi, si riesce ad avere una buona coesistenza con gli studenti. Sono più i lati positivi che quelli negativi