Gli esperti prevedono una moria di piante in autunno per il punteruolo rosso
CAGLIARI Trenta palme abbattute nel territorio della città in un anno, ma gli esperti annunciano che quest’ autunno la moria di piante potrebbe esplodere a causa dell’azione del punteruolo rosso. Il parere è confermato dall’agenzia Laore della Regione, che sta monitorando da tempo il fenomeno. Numerose le segnalazioni lanciate in questi mesi dai cittadini, che riconoscono nella perdita delle foglie più giovani e tenere delle loro piante ornamentali i chiari sintomi dell’aggressione dell’insetto. Laore sta effettuando controlli e rilevazioni su tutto il territorio per evitare che il fenomeno possa degenerare mettendo a rischio la sopravvivenza delle tante palme che incorniciano il litorale cagliaritano, dal Poetto a via Roma, e di quelle che adornano i giardini privati. Anche perché il parassita privilegia la palma canariensis, con predilezione per gli esemplari maschio, che ha grande diffusione in città e che rappresenta un importante elemento ornamentale. «La diffusione del punteruolo rosso nel territorio di Cagliari sta superando le nostre previsioni – ha spiegato Alessandro De Martini, direttore del servizio colture arboree del dipartimento per le produzioni vegetali di Laore – in base agli studi si riteneva che l’insetto avesse una capacità di movimento minore, invece il fenomeno si sta sviluppando in modo preoccupante, probabilmente anche a causa della vendita di palme fuori dai circuiti tradizionali». L’ente foreste è stato incaricato della rimozione di diverse piante nella zona del Fangario (tra viale Monastir e viale Elmas), Flumini di Quartu e Margine Rosso, ma c’è il rischio che in autunno i casi aumentino significativamente:«Molte piante sono state già attaccate ma i sintomi della malattia li vedremo tra fine settembre e i primi di ottobre, perché è in questo periodo che le larve si sviluppano e corrodono i tronchi» ha spiegato il responsabile del dipartimento di Laore». In Sardegna la diffusione del punteruolo rosso della palma ha causato notevoli danni, colpendo vaste aree soprattutto in Ogliastra e a Pula. È difficile proteggere le piante dall’infestazione e l’uso massiccio di prodotti chimici può avere effetti sugli esseri umani. Federica Cubeddu