Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Luci spente dopo la festa

Fonte: L'Unione Sarda
10 settembre 2012


Finisce la sagra del pesce, il villaggio è nuovamente abbandonato
 

Gli abitanti di Giorgino: «E ora non abbandonateci»
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Finita la festa, a Giorgino è ripresa la vita di tutti i giorni. Già dimenticata l'invasione di buongustai (oltre 20mila) dello scorso weekend per la 27° Sagra del pesce, i riflettori si sono nuovamente spenti fino alla prossima festa, a maggio, per celebrare la Madonna di Fatima, patrona del Villaggio Pescatori. Il timore è proprio questo. I residenti hanno paura che non si parli più né di loro né dei tanti problemi del Villaggio. Un esempio? La richiesta del “Comitato di quartiere” di poter avere la toponomastica dopo oltre mezzo secolo di vana attesa continua a restare inascoltata. Non è tutto. Il decoro e la pulizia lasciano a desiderare. Si comincia a Sa Scaffa, via obbligatoria per raggiungere il Villaggio, con le cunette piene di bottiglie, lattine e cartacce. Si proseguire negli sterrati abbandonati, dove fioccano le discariche abusive. Non va meglio in spiaggia. A sinistra la sabbia è bianca e pulita ma oltre il pontile che fronteggia le pittoresche casette del borgo marinaro, il tratto di arenile che si estende fino alla Maddalena Spiaggia, interrotto solo dall'imboccatura del Porto Canale, è abbandonato a se stesso tra rifiuti, erbacce, topi e zecche. Quando c'è la festa, insomma, tutti i problemi sembrano svanire. Finita la “Sagra del pesce” ci si dimentica del Villaggio e dei suoi abitanti. È sempre così, purtroppo. Resterà almeno il ricordo di un'edizione “da record” della tradizionale festa dedicata alla cucina di mare. Sabato e domenica la fila per “sa lissa” partiva dal piazzale della chiesa, arrivava in strada e curvava verso Sa Scaffa. A chi era più in fondo, i cuochi urlavano di pazientare. «Abbiate fede, gli ultimi saranno i primi, per voi ci sarà anche l'aragosta!». Ovviamente era uno scherzo. ( p.l. )