Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lo sciopero delle fioriere

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2012


MARINA. I ristoratori e i titolari dei locali rimuovono i vasi che abbellivano le strade
 

Tavolini all'aperto, malumori per l'escalation di controlli
Vedi la foto
«Capisco chi mette troppi tavolini, ma multarci anche per le fioriere no, mi sembra davvero un'esagerazione». La dipendente di un ristorante del quartiere Marina si lamenta per il fatto che quest'estate gli agenti della Polizia municipale, facendo semplicemente il loro lavoro, spesso stanno verificando che le attività commerciali, soprattutto quelle che hanno tavolini in strada, rispettino in modo certosino le regole.
E va detto tra l'altro che a ogni controllo qualcuno che non fa le cose secondo la legge c'è sempre. Anche mercoledì alla fine dei controlli sono state otto le attività risultate addirittura senza nessun tipo di permesso. Insomma, avevano messo tavolini e sedie e non avrebbero potuto farlo.
LE TESTIMONIANZE Ma a protestare sono soprattutto proprietari e i dipendenti dei ristoranti che invece i permessi li hanno, e che ovviamente, per colpa di chi è totalmente fuori dalle regole, sono spesso oggetti di controlli da parte delle forze dell'ordine. Anche se qualche errore lo hanno commesso anche loro: «Avevamo messo delle fioriere all'interno della nostra area, che paghiamo - fanno sapere da un ristorante di via Sardegna - ma non andava bene lo stesso, perché nel progetto che abbiamo presentato sono previsti solo tavolini, sedie e porta-menu. Abbiamo preso due multe in due giorni». Insomma, va bene il rispetto delle regole, ma mettere piante e fiori tra un tavolino e l'altro non può che essere una cosa positiva per la città: «E avevamo fatto tutto a spese nostre - fanno sapere da un altro ristorante di via Sardegna - invece ora abbiamo dovuto togliere tutto, e l'intera Marina non ha più una pianta in strada». Un giovane arabo che ha una gastronomia in via Napoli, invece, svela il suo segreto: «Io metto solo le sedie all'entrata del mio locale, non in strada. In questo modo ci si può sedere all'aria aperta ma non vado contro la legge, perchè è tutto all'interno della mia attività».
LE REGOLE Il regolamento parla chiaro: per avere l'autorizzazione a mettere i tavolini in strada bisogna presentare un progetto che poi deve essere approvato dagli uffici comunali competenti, che deve certificare sia la disposizione che il numero di tavolini previsti. Metterne di più o in modo diverso da quello che si è dichiarato, comporta una sanzione di 159 euro.
CONFCOMMERCIO Il direttore di Confcommercio, Giuseppe Scura, è consapevole delle difficoltà a cui stanno andando incontro in questo periodo di crisi i ristoratori, ed è proprio per questo che lancia un appello rivolto alla categoria: «Bisogna fare in modo di rispettare le leggi in modo scrupoloso - dice - per fare in modo che tutto quello che abbiamo ottenuto in questi anni, con la rinascita del centro storico, non sia rovinato».
CONFESERCENTI Roberto Bolognese, leader cittadino di Confesercenti, non ha dubbi: «Da una parte chi fa il nostro lavoro deve capire che le regole vanno rispettate sempre e comunque - afferma - ma va anche detto che alcune volte, forse, certi interventi sono un po' esagerati». Proprio per questo è fondamentale avere un dialogo con l'amministrazione comunale: «Noi non abbiamo nessuna intenzione di alzare i toni - prosegue - e speriamo che con il Comune si possa trovare un punto d'incontro. Ma ribadisco, è giustissimo garantire che tutti rispettino le regole, è un principio fondamentale per far sì che nessuno venga penalizzato».
Piercarlo Cicero