LE REAZIONI. I gestori dei locali: quartiere sicuro. Marini: non è vero
 

«È una situazione insostenibile e insopportabile alla quale bisogna assolutamente porre rimedio». Marco Marini, portavoce del Comitato “Rumore, no grazie”, non usa mezze misure per commentare l'episodio avvenuto sabato notte nel quartiere Marina. «C'è un reale problema di sicurezza che, da quando la movida si concentra nel quartiere, è peggiorato notevolmente». Marini non nasconde la propria preoccupazione per «un'escalation che riporterà il quartiere a uno stato di degrado». Un attacco frontale, da parte del portavoce del Comitato, nei confronti di «episodi di decadimento morale e sociale». Di parere decisamente diverso alcuni gestori di locali e strutture ricettive. «Non esiste assolutamente un allarme sicurezza», afferma Raimondo Carboni, del caffè Savoia, «sono episodi isolati. Conosco molto bene il quartiere e posso dire che è sicuro. Certi avvenimenti non possono offuscare la tranquillità, tantomeno diventare il biglietto da visita, di un posto che è diventato un punto di riferimento di Cagliari». Poi, aggiunge: «Abbiamo fatto tanto per il quartiere nel rispetto più assoluto degli abitanti: ci siamo imposti delle regole di buona convivenza». Nonostante la tranquillità delle vie a ridosso del porto, Carboni ammette che «una maggiore presenza di forze dell'ordine rappresenterebbe un buon deterrente». Vincenzo Onorati, del ristorante Manamanà, afferma che «se ci fossero presidi e divise in giro, certe cose non accadrebbero». Quello che risalta, però, è soprattutto il «rammarico per episodi che rischiano di rovinare tutto il lavoro fatto negli anni per trovare un equilibrio tra locali e residenti». Onorati, inoltre, sottolinea con forza «l'assoluta tranquillità di piazzetta Savoia, frequentata da tante persone tranquille. I cagliaritani vengono volentieri. La questione importante è il rispetto per gli abitanti della Marina». Enrico Chiavini, direttore dell'Hostel Marina, parla di «evento isolato da non affiancare ai problemi fisiologici della movida notturna. In questi giorni abbiamo il tutto esaurito e la situazione è decisamente tranquilla». Chiavini, però, riconosce «la necessità che nelle strade del quartiere ci siano più controlli, in modo da offrire la sensazione di maggiore sicurezza alle persone». ( mat. s. )