Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rom, appello a Zedda

Fonte: L'Unione Sarda
23 agosto 2012

Il portavoce della comunità islamica “bacchetta” il primo cittadino

Case ai nomadi, intervengono i musulmani

«Caro sindaco, per chiudere le polemiche sui rom vai a parlare con la gente, come facevi prima». L'invito a Massimo Zedda arriva direttamente dal portavoce della comunità musulmana, Sulaiman Hijazi. Anche dopo che le sei famiglie hanno deciso di lasciare le case sul litorale quartese - in seguito alle minacce denunciate da Marco Sulejmanovic, uno dei 33 cittadini che occupava l'ex discoteca Pandemonium - il dibattito non accenna a sgonfiarsi.
L'APPELLO DEI MUSULMANI Hijazi si rivolge personalmente a Zedda: «Sono d'accordo con quello che stai facendo ma penso che la questione sia stata gestita male dal Comune e dalla Caritas». Il portavoce dei musulmani fa riferimento a un deficit di comunicazione dell'amministrazione. «Non si può lasciare che la gente faccia discorsi e polemiche inutili, come chi dice che il Comune aiuta i rom e non pensa ai cittadini sardi». Poi manda un invito al primo cittadino: «Per chiudere la diatriba dovresti riuscire a parlare con la gente, come facevi prima, e soprattutto dovresti indire una conferenza stampa per chiarire la situazione».
PIÙ TRASPARENZA Il presupposto da cui parte il portavoce dei musulmani è che «i cagliaritani hanno il diritto di essere messi al corrente su quello che succede». Altrimenti si corre il rischio di suscitare «un atteggiamento molto negativo verso i rom». E dalla cronaca degli ultimi giorni, sembra che non sia solo un timore personale. Sul litorale quartese, infatti, nei giorni scorsi sarebbe stato un susseguirsi di «insulti e ritorsioni: ci lasciavano senza corrente, staccando i contatori che erano all'esterno», spiega Sulejmanovic. Così l'uomo, padre di sei bimbi dai 4 ai 12 anni, assieme agli altri cinque capifamiglia ha deciso di andar via da quelle case. «Non potevamo resistere, abbiamo avuto paura per i nostri figli». Nessuna denuncia formale alle forze dell'ordine, però.
BISOGNO DI CHIAREZZA Secondo Sulaiman Hijazi, sul caso rom «c'è molta confusione. Mi sembra che l'unico che si stia preoccupando di dare spiegazioni sia Fabrizio Rodin», presidente della Commissione consiliare sulle Politiche sociali. «Ho assistito alla riunione del Consiglio sul caso rom. Ho sentito come la pensi - ricorda il portavoce dei musulmani rivolgendosi al sindaco - e sono d'accordo con te. Non tutti i cittadini, però, vanno in Consiglio». Da qui l'invito a Massimo Zedda, «parla ai cagliaritani, come facevi prima».
Mario Gottardi