Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il pasticcio dei rifiuti, dimenticate cinquanta strade

Fonte: La Nuova Sardegna
21 agosto 2012

Nel bando dell’ultimo appalto era stato inserito in modo corretto il numero dei chilometri, non delle vie

ECOLOGIA»IL SERVIZIO MANCANTE




di Roberto Paracchini wCAGLIARI Se si fosse superstiziosi si potrebbe dire che la questione della gestione dei rifiuti è nata in città sotto una cattiva stella. Dopo i mille problemi del passato, ora sembra proprio che nell’ultimo bando vi sia stata una “piccola” dimenticanza: circa una cinquantina di vie, soprattutto del quartiere Baracca Manna, non sono state inserite nell’elenco che indica dove fare il servizio. Come dire che in quelle strade potrebbe non venire eseguita la raccolta dei rifiuti. Non sulla base, almeno, del dettato del bando dell’appalto dei “due anni più uno”, quello fatto per permettere il traghettamento al futuro vincitore del mega-appalto (dei sette anni più due e, soprarattutto, dei trecentonovanta milioni di euro). Sino ad ora la questione rifiuti è stata come una metafora degli errori e dell’inefficienza del Comune. Prima si era tentato con la costituzione di un’azienda mista, la Sam (col 51 per cento al pubblico e il 49 al privato), ma l’appalto per la scelta del partner si è dimostrato disastroso. Alla fine, per un errore materiale legato all’iter del procedimento, tutto è stato annullato. Nel frattempo sono passati diversi anni riempiti da ricorsi e contro ricorsi e da alcune consiliature comunali. In ultimo l’amministrazione ha deciso che la questione doveva essere assegnata a una ditta esterna: per gestire tutto il processo e, in particolare, la raccolta differenziata. Attualmente l’amministrazione ha, in questo settore, raggiunto il 36 per cento, mentre entro l’anno - secondo le disposizioni vigenti - si dovrebbe arrivare al 65 per cento, altrimenti le penali. Ma anche l’idea del mega-appalto che dovrebbe realizzare la raccolta “porta a porta” non è stata indolore. Per evitare i problemi avuti nella società mista, si è deciso di fare un appalto per trovare dei professionisti o una società specializzata in grado di fare il bando del mega-appalto. Poi sono fioccate le polemiche. E alla fine la magistratura ha aperto un fascicolo. Nonostante tutto, però, l’iter per il mega-appalto prosegue, seppure con un dibattito serrato e continui aggiustamenti. Ora, però, è arrivata l’ultima tegola: il mancato inserimento di tutte le vie in cui effettuare il servizio nel bando dell’ultimo appalto (realizzato nella precedente consiliatura), che copre il periodo che va da aprile 2011 allo stesso mese del 2013, con la possibilità di un altro anno di proroga. Bando, tra l’altro, deciso, dopo otto proroghe. E in più si è passati da un ritiro eseguito sei giorni alla settimana a tre volte; mentre il sistema di controllo su quantità e qualità del servizio dei rifiuti è stato esternalizzato. Che fare quindi? Per ovviare ai vari problemi è iniziato un fitto dialogo tra l’amministrazione comunale e la De Vizia (che ha vinto l’appalto di transizione). E recentemente (poco prima delle ferie estive) c’è stato un incontro di maggioranza, a cui ha partecipato anche il sindaco Massimo Zedda, per trovare una via d’uscita, il meno penalizzante possibile per l’amministrazione, anche in considerazione del fatto che, nel bando, il numero dei chilometri di strade in cui eseguire il servizio era corretto, ma non quello delle vie.