Due roghi nel pomeriggio in città, spenti dai vigili del fuoco con l’ausilio anche di un elicottero.




CAGLIARI Momenti di paura ieri pomeriggio in città per due roghi scoppiati poco dopo le 18 a Monte Urpinu e nel catino dell'anfiteatro romano di viale Fra Ignazio. Il primo incendio, probabilmente partito da una cicca, è scoppiato poco prima delle 18 e 40, quando è giunto l'allarme alla centrale dei vigili del fuoco. Subito sono partite due squadre, dodici uomini, con autobotti e mezzi di supporto. I carabinieri avevano intanto bloccato l’accesso alla circonvallazione che cinge il colle in attesa dei mezzi dei vigili. Le fiamme avevano toccato il costone nella parte bassa di viale Europa, lato via Vidal, verso la strada che porta alla cava e potevano dirigersi verso il Binaghi. In meno di mezz'ora il fuoco è stato spento, e l'intero intervento, bonifica compresa è durato un'ora. Per assicurare l'immediato controllo dell'incendio, la Protezione civile ha fatto decollare un elicottero che ha effettuato alcuni lanci. Nessun pericolo per l'ospedale e solo qualche disagio per i residenti della zona a causa del fumo. Di altra natura l'incendio scoppiato poco prima nell'anfiteatro romano. In questo caso si è trattato dell'opera di alcuni ignoti che volevano liberare dalla guaina di plastica i cavi di rame che assicuravano il trasporto della corrente elettrica usata per le manifestazioni canore. I ladri non hanno però tenuto sotto controllo le fiamme e così hanno preferito scappare, anche se non è esclusa l'ipotesi che volessero solo bruciare le guaine e poi tornare la notte, indisturbati, per prelevare il prezioso metallo che al mercato nero raggiunge quotazioni superiori ai mille euro alla tonnellata. Ma il loro progetto poteva provocare ben più gravi conseguenze.