Rassegna Stampa

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Fabrizio Rodin (Pd): "Quattro progetti strategici per combattere la grande crisi e la povertà a Cagl

Fonte: web Castedduonline.it
10 agosto 2012

 

"10/08/2012 01:32di Jacopo Norfo

"Cagliari era una città ferma. Siamo arrivati dentro una stanza polverosa e in penombra. Ora stiamo affrontando la grande crisi globale, l'onda lunga  arriverà entro fine anno. Il Comune ha 40 milioni in meno ma non abbiamo tagliato un solo euro ai servizi sociali". Fabrizio Rodin, 36 anni, professione avvocato, presidente della commissione Politiche Sociali, ha 4 idee per sfidare la povertà: una consulta con tutte le associazioni di volontariato a Cagliari, il nuovo piano dei cantieri sociali, il progetto del quoziente familiare e un pronto intervento contro la devianza dei minori.

Rodin, come vede la crisi e il boom dei nuovi poveri a Cagliari dalla sua finestra di presidente della commissione Politiche Sociali?

Vedo situazioni difficili, ma un grande impegno per reagire. Noi non possiamo permetterci di spendere male un solo euro. Vedo famiglie in fila da anni con gli stessi cognomi per un contributo di estrema povertà, ma anche alcune che spendono quei soldi per comprarsi il cellulare di ultimissima generazione. Allora è la cultura del sociale che tutti insieme dobbiamo cambiare: il Comune deve accompagnarti nel percorso di difficoltà ma anche studiare soluzioni che in breve tempo ti facciano uscire dal tunnel.

Cantieri sociali e quoziente familiare: sono due piani che possono consentire di invertire presto la rotta?

Sono progetti importanti. Don Milani ad esempio diceva: non puoi fare pagare le parti uguali a soggetti diseguali. Il quoziente familiare è un grande studio che porterà a fotografare nei dettagli i disagi delle famiglie in crisi a Cagliari. Con degli obiettivi: se ad esempio devi pagare la retta dell'asilo nido per il tuo bambino, non è detto che devi pagare la stessa quota di chi sta meglio o peggio di te. Esigenze e costi vanno studiati e programmati. Bisogna creare dei parametri, dei progetti personalizzati. Per quanto riguarda invece i cantieri sociali, daranno respiro a svariate decine di famiglie di disoccupati a Cagliari. Che possono fare domanda in Comune e in base a una graduatoria saranno impiegati grazie a dei fondi regionali per realizzare servizi per la città. Non è poco in tempi di tagli selvaggi, perchè coi soldi in cassa tutti possono fare tutto, ma noi dobbiamo centellinare le spese e proiettarle nel modo giusto. Vogliamo realizzare un forte investimento sulle famiglie.

Una delle emergenze maggiori, soprattutto d'estate, riguarda i minori a rischio. Come la state affrontando?

La devianza giovanile è un grave disagio, soprattutto in certi quartieri e specialmente d'estate, quando non c'è la scuola. Abbiamo stanziato da poco 50mila euro in più per aiutare gli oratori, quelli dove si può creare più facilmente aggregazione tra i giovanissimi. Un'altra soluzione può arrivare dagli investimenti che stiamo facendo sui campi sportivi: dove c'è lo sport c'è meno pericolo. Abbiamo scelto di destinare i 6 milioni della ristrutturazione del palazzetto al rifacimento di tantissimi impianti sportivi in città, dal campo Coni alle periferie. Ogni impianto comunale potrà essere ritoccato anche grazie a degli accordi con le stesse società sportive. Lo sport in tutta la città può essere uno dei toccasana.

A proposito di accordi: dove può arrivare il Comune e dove possono invece arrivare le associazioni di volontariato?

Per uscire dalla crisi dobbiamo camminare insieme. Entro l'anno daremo vita a una vera e propria Consulta di tutte le associazioni di volontariato a Cagliari, vogliamo coinvolgerle tutte. Il politico non è un tuttologo, non firma deleghe in bianco. Serve l'aiuto di tutti per arrivare ovunque possiamo a tendere la mano agli altri, non è il momento di arrenderci ma di lavorare per uscire davvero dalle difficoltà sociali. Noi ci stiamo provando in tanti modi, anche con le banche ad ore. A settembre incrementeremo il numero degli assistenti sociali in Comune: sono stati fatti i colloqui e ci saranno nuovi contratti per potenziare l'organico rimasto depauperato negli ultimi mesi. La squadra dovrà essere forte e unita come lo è questa maggioranza di centrosinistra. In passato c'erano consiglieri che provavano a fare gli assessori, ora non è più così. Io voglio condividere le scelte strategiche sulle politiche sociali a Cagliari anche insieme all'opposizione di centrodestra, che può dare il suo contributo.

Come vede intanto la grande popolarità del sindaco Zedda, il giorno dopo il colpo ad effetto della foto dell'autolavaggio che ha fatto il giro del mondo sul web?

Zedda è un sindaco che ai proclami preferisce i fatti. Il Pd ha ben 13 consiglieri sui 24 della maggioranza, lo sostiene in tutto e non si tira indietro davanti a niente. Verrà il momento in cui la nostra luna di miele con la città finirà, che arriverà anche per noi l'inverno insieme agli ostacoli. Sarà il momento di lavorare ancora più sodo con la schiena dritta. Con Massimo Zedda quando eravamo più giovani andavamo insieme ad attaccare i manifesti elettorali in strada, lo conosco davvero bene. Il sindaco sta dimostrando di portare a casa risultati importanti, anche quella sui parcheggi del Brotzu è stata una sua vittoria. Un sindaco che si occupa di piccole e grandi cose da risolvere, ma grazie alla grande coralità di consiglieri comunali che lavorano 35 ore a settimana per buste paga di soli 600 euro al mese. Al servizio della città. Ora dobbiamo riuscire a cambiare la cultura dello stare male: tutti dobbiamo aiutarci, tenderci la mano, oltre il semplice assistenzialismo c'è la strada per uscire con forza dal dramma. Questo è più facile se sei tu a preoccuparti di aiutare gli altri e non soltanto lì a chiedere di farti aiutare. Ce la faremo.

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