Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, bagni pubblici off-limits

Fonte: L'Unione Sarda
10 agosto 2012


Chiusi due servizi igienici del lungomare: colpa di sabbia e vandali
 

Fra la sabbia che scotta e il sole che picchia, l'unico rimedio sarebbe una doccia. Non al bagno numero 7 del Poetto però. Non solo non è possibile lavarsi all'esterno, ma neppure si può usufruire dei servizi igienici all'interno: l'intera struttura è sbarrata con una verga in ferro e blindata col lucchetto.
Sembrerebbe versare in queste condizioni, secondo le testimonianze degli habitué, almeno da giugno, da quando la stagione balneare 2012 ha avuto il suo lento e tormentato inizio. Uno stato di degrado, quello in cui versa oggi il bagno, che né alla vista né all'olfatto passa certo inosservato: sulla facciata d'ingresso e sulle due laterali regnano, disturbate a malapena dalle strisce bianche e verdi dello stabile, disegni di dubbia qualità artistica e scritte di dubbia conoscenza storica, mentre sul retro i vetri sono stati infranti verosimilmente da pietre.
Intorno, il fetore: qualche nostalgico del bagno 7 - tanti, a giudicare dai postumi - continua a farne uso nonostante sia dismesso almeno da inizio estate. «Concediamo anche a bagnanti che non siano clienti di usufruire dei nostri servizi - spiega Luciano Francardi del Corto Maltese - perché ovviamente l'accesso al bagno non si nega a nessuno, ma è assurdo che una struttura del genere debba restare chiusa e abbandonata a se stessa».
Dello stesso avviso Sandro Aresu, un bagnante diretto al 7 e ancora ignaro della serrata: «È la prima volta che vengo in questa zona e non ci tornerò più. È vergognoso che il Poetto debba avere uno stabile ridotto così male». E lancia una proposta: «Nelle altre città si pagano 50 centesimi e il bagno si trova sempre pulito e igienizzato. Perché non farlo anche qui?».
Altre ragioni avrebbero spinto invece a chiudere, per alcuni giorni, lo stabile numero 2, accanto al chiosco La sella del diavolo. Secondo gli agenti della Polizia municipale si tratterebbe di un problema di fognature: «Qualche giorno fa si è resa necessaria la chiusura per permettere all'autospurgo di liberare il pozzetto», hanno spiegato dalla centrale operativa. Il problema sarebbe l'accumulo di sabbia, risolvibile solo con l'innalzamento dei tubi di scarico. Intanto un'altra serrata di bagno e docce, sotto il sole di agosto.
Michela Seu