LA VERTENZA. Sui precari scende in campo la Provincia: vanno riassunti
 

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I lavoratori abbandonano il parco: «Ci hanno costretto, siamo stati trattati in modo disumano, hanno chiuso tutto lasciandoci in dieci metri quadri», spiega Chabaani Abderazak, segretario generale Uil-Temp. La storia infinita dei dieci ex dipendenti storici, disoccupati dal 31 marzo, si arricchisce di una nuova pagina. Nella mattinata infuocata di ieri un nuovo incontro: c'erano i lavoratori, Chabaani, il direttore facente funzioni Marco Loddo, un funzionario dell'Ente e un delegato dell'ufficio politico. «Ci hanno ripetuto per l'ennesima volta le stesse cose, continuano a scaricare la colpa sull'agenzia interinale». L'occupazione è sospesa, la battaglia continua: «Agiremo per vie politiche e giudiziarie», annuncia il segretario del sindacato.
Intanto il parco dei dissidi ha scatenato un vivace dibattito tra i banchi del consiglio provinciale. «La legge regionale parla chiaro: tutti i lavoratori precari del parco di Molentargius devono essere riassunti per 6 mesi». Ignazio Tolu, assessore provinciale all'Ambiente, prende posizione sulla vicenda. «Se non saranno rinnovati tutti i contratti sarà a rischio anche il finanziamento regionale ad hoc di un milione 600mila euro». Il Parco continua a far parlare di sé. «Ormai è chiaro, dietro c'è una volontà politica di portare avanti questa situazione oltre i limiti della sopportazione», polemizza Tolu rispondendo a due distinte interrogazioni di Alessandro Sorgia (Pdl) e Sandro Serreli (Sel). Nel dettaglio: «Sono stati riassunti solo i precari che non hanno occupato il parco», denuncia il rappresentante del centrodestra. Serreli invece avanza una richiesta: «Chiedo alla Provincia di assumere un ruolo politico forte, assieme ai Comuni di Cagliari e Quartucciu».
Sara Marci