Rassegna Stampa

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Arriva a Cagliari Vinicio Capossela con "Rebetiko Gymnastas"

Fonte: web Castedduonline.it
8 agosto 2012

7/08/2012 16:45

Arriva a Cagliari il tour teatrale di Vinicio Capossela “Rebetiko Gymnastas – Esercizi allo scoperto”, che prende il titolo dal disco appena uscito in Italia. Un omaggio alla Grecia e alla sua straordinaria musica urbana, il rebetiko.
L’8 agosto Vinicio Capossela, uno tra i più grandi cantautori della sua generazione, sarà alle 21 all’Arena Lungomare S. Elia con un live ricco di suggestioni, “un'odissea con ritorno in porto” organizzato da Sardegna Concerti. I biglietti per la prevendita sono disponibili on line presso www.mailticket.it il nuovo circuito di vendita elettronico che permette di acquistare e ricevere il ticket direttamente nella propria e-mail, presso il circuito nazionale GREEN TICKET, e a Cagliari presso il CALL CENTER di via Sulis 41– tel. 070/684275, il BOX OFFICE – tel. 070/657428, nell’isola presso tutti gli abituali punti vendita del circuito regionale, e al botteghino dell’Arena S. Elia la sera del concerto. L’ingresso è di 30 euro comprensivo di prevendita, posto unico a sedere numerato, e sarà lo stesso praticato in botteghino. Info: Call Center  tel. 070/684275 - sarconline@tiscali.it.
Un live che si preannuncia altrettanto speciale come l’album, in cui l’artista sarà accompagnato per l’occasione dai musicisti con cui ha inciso il disco, in una formazione straordinaria che vede oltre Vinicio Capossela alla voce, chitarre e pianoforte, Alessandro Stefana chitarre, steel guitar e bouzouki, Glauco Zuppiroli al contrabbasso; Vincenzo Vasi, theremin, campionatore, voce; Manolis Pappos, bouzouki; Ntinos Hatziiordanou, accordeon; Vassilis Massalas, baglamas e Socratis Ganiaris alle percussioni.
Il rebetiko è musica nata da una catastrofe, da una grande crisi e da una colossale migrazione. Ha dentro di sé il cromosoma della ribellione e della rivolta individuale.
E' musica che viene dal basso e che si condivide a tavola.
Il rebetiko è anche musica dell'assenza. Assenza di chi resta, di chi non è partito, di chi subisce la partenza altrui, o assenza della nostra parte che non se n'è andata.
Il rebetiko è dunque legato ai porti, alle stazioni e più in generale ai luoghi dell'addio. E' musica di ferita e cicatrice, che ci fa patire per tutto ciò che sta dall'altra parte della vita, per quello che avremmo potuto essere, per il bersaglio che abbiamo mancato. E allo stesso tempo è musica di chi non si sottrae a questo dolore, ma lo sopporta con una disciplina paragonabile a quella del ginnasta. Necessita di esercizio e integrità, applicazione, forza e virtuosismo. Queste di "Rebetiko Gymnastas" sono prove ginniche che riguardano alcune vecchie canzoni, ripassate con l’esercizio di un modo di vivere e di suonare.