Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La rabbia di Contini: «Basta critiche inutili»

Fonte: Sardegna Quotidiano
3 agosto 2012

Molentargius

 

L’AREA PROTETTA Non si placa lo scontro sulla gestione del parco

IL PARCO Presidente dell’ente furioso dopo le critiche arrivate dal centrosinistra: abbiamo lavorato in sordina per l’oasi

Non ci sta a finire sotto accusa«. È presidente del parco da due anni, mauro Contini, e non accetta di fessere bersaglio di critiche come quelle di Chicco Porcu, del Pd, che ha chiesto la sua rimozione dall presidenza dell’ente. «Continua a destare stupore l’improvviso interesse nato negli ultimi tempi attorno al parco», risponde il sindaco di Quartu, «dopo anni in cui gli organi costitutivi del consorzio, la dirigenza e tutto il personale hanno lavorato alacremente, in sordina e con strumenti decisamente inadeguati, per riaccendere l’attenzione su una delle zone umide di maggior pregio del Mediterraneo». Contini dice di aver svolto le attività «con una forte condivisione delle amministrazioni di Cagliari, Quartu, Quartucciu, Selargius, della Provincia e della Regione », e che «hanno determinato un cambio di rotta i cui risultati cominciano a farsi notare». Il presidente del consorzio aggiunge che il compendio, nonostante le difficoltà «si avvia sempre più a diventare una realtà importante dell’area vasta e, se c’è ancora molto da fare, certamente non versa in quello stato di degrado e abbandono che alcuni vorrebbero fare intendere ». Parla anche di «dati sul moltiplicarsi esponenziale delle visite e sui finanziamenti per diversi progetti di qualità che hanno permesso di inserire Molentargius in una rete internazionale di aree protette, che ha accelerato lo scambio di competenze e conoscenze». «C’è sicuramente molto da fare», aggiunge Contini, «come la definizione del piano del parco (mai fatto in sette anni, ndr) , strumento di fondamentale importanza per un’area del genere, ma anche molto complesso da redigere. Anche in questo, però, se gli ambientalisti dell’ultim’ora fossero stati meno distratti, si sarebbero resi conto dell’accelerata che abbiamo inferto».