Rassegna Stampa

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L’ambulanza è chiusa, ma occupa la nuova pista ciclabile di via Sonnino. I ciclisti: ecco l’esempio

Fonte: web Castedduonline.it
2 agosto 2012

 

2/08/2012 00:52di Jacopo Norfo

Un ambulanza che si piazza lì, nel bel mezzo della nuovissima pista ciclabile di via Sonnino. Con i lampeggianti accesi e senza nessuna emergenza segnalata. Come fosse una doppia fila o un parcheggio normale. Il pessimo esempio, quello che non ti aspetti. La foto che vedete è stata scattata alle 20,10 di ieri, non c’era alcun  particolare traffico visto che i negozi erano in chiusura. Solo che sul posto c’erano loro, gli “attivisti” di Città Ciclabile. “Abbiamo atteso dieci minuti per complimentarci con i volontari di questa associazione- denuncia Virgilio Scanu, presidente di Città Ciclabile-  purtroppo gli impegni non ci hanno permesso di attendere  ulteriormente, quindi non abbiamo avuto la possibilità di vedere il viso dei nostri volontari, che speriamo sempre per formazione, per sensibilità dalla parte delle categorie più deboli, pedoni, portatori di handicap, ciclisti. invece questi signori di propria iniziativa, non vogliamo minimamente  pensare per istruzioni ricevute, hanno pensato come purtroppo ancora  capita, che per non occupare una corsia carrabile quindi per non rallentare il traffico automobilistico, meglio occupare totalmente le corsie ciclabili”. Una prova negativa dunque, anche perché l’ambulanza era chiusa e dentro non c’era nessuno.  “Questo fatto dimostra quanto siamo ancora distanti nel rispetto dei diritti altrui- continua Scanu-  esistono le corsie di serie A, degli automobilisti, massimo rispetto precedenza assoluta, e le corsie di serie B, quelle ciclabili dove se ci sono pochi spazi sono quelle da occupare e guai a far notare l’infrazione.  Loro si dovevano fermare, non c’erano parcheggi nel posto e quindi le corsie ciclabili fanno al caso. Noi ci auguriamo che i responsabili di quest’associazione facciamo un forte richiamo ai loro associati, scusandosi con le associazioni dei ciclisti, che serva per una migliore istruzione e formazione a tutte le  varie associazioni, forse è ora che si schierino dalla parte delle categorie più deboli, le altre purtroppo sanno ancora difendersi molto bene”.

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