Rassegna Stampa

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Al Brotzu i parcheggi ancora recintati. In Comune arrivano le "ruspe"

Fonte: web cagliaripad.it
2 agosto 2012

a cura di: Andrea Deidda e Simone Spiga
Le ruspe sulle recinzioni dei parcheggi del Brotzu, peccato siano solo due giocattoli radiocomandati: "Questi sono i nostri mezzi, dove sono quelli del Comune?" A Cagliari va in scena la protesta (Video) dei manifestanti del Presidio Piazzale Trento che in mattinata si sono presentati prima in via Peretti e poco dopo sotto il Municipio di via Roma per chiedere la riapertura dei parcheggi dell'ospedale. A mezzogiorno l'incontro con i vertici del Comune.

 

Hanno atteso 90 giorni, il tempo dato dall'ordinanza del sindaco Zedda al direttore generale Antonio Garau per smantellare le recinzioni che chiudono l'area dei parcheggi davanti al Brotzu. Ora vogliono risposte, non capiscono perchè l'amministrazione ancora non abbia agito con le ruspe, quelle vere: "Chiederemo al sindaco Zedda, che abbiamo messo noi qui con il voto, come mai stia facendo marcia indietro - afferma Ambrogio Trudu - E' palese che c'è stato un intervento negli ultimi giorni che ha bloccato tutto".

 

Dopo un breve blitz in via Peretti, intorno alle undici e trenta il presidio, assieme alle piccole ruspe, si sposta sotto i portici di via Roma, davanti ai cancelli del Municipio: "Vogliamo capire se Zedda ha la volontà di sfidare le grandi famiglie che hanno governato Cagliari per vent'anni - dice Alberto Marinoni - ora ha l'occasione per far capire che c'è stato davvero un cambiamento. Il primo cittadino dovrebbe discutere con noi cittadini del problema parcheggi, questo non è ancora avvenuto. Non andiamo via da qua senza risposte". Gli fa eco un'altra rappresentante del movimento, Mariella Murgia: "Abbiamo compreso che si tratta di un gioco politico, un rimpiattino tra l'uno e l'altro. Stanno giocando sul diritto alla salute dei cittadini allora giochiamo anche noi. Queste ruspe sono i mezzi della nostra protesta".

 

Intorno a mezzogiorno l'incontro con i vertici di palazzo Bacaredda. Non c'è il sindaco Zedda, al suo posto ad accogliere due rappresentanti del presidio ci sono il direttore generale del Comune, Cristina Mancini, e la portavoce del sindaco Valentina Lo Bianco. "Ci è stato riferito - dicono Marinori e Trudu- di aver appreso dai giornali l'esistenza di un accertamento di conformità presentato dal Brotzu, ora hanno mosso gli uffici per verificare la presenza di questo documento. Se non esiste o è irregolare procederanno alla demolizione delle recinzioni, altrimenti se effettivamente esiste dovranno verificarne la correttezza. Attendiamo 48 per capire come procederà l'amministrazione". Versione confermata dallo staff del sindaco, che però ha parlato genericamente di alcuni giorni di tempo per verificare la situazione.

La questione si è discussa anche in Consiglio comunale. Nel pomeriggio infatti ha tenuto banco il giallo sull'accertamento di conformità che il direttore generale del Brotzu avrebbe spedito al Comune di Cagliari per evitare l'abbattimento delle recinzioni. In via Roma non c'è traccia del documento nè negli uffici di edilizia privata e nemmeno sulla scrivania del presidente della commissione Bilancio, come riferito in aula dallo stesso Claudio Cugusi.

Proprio quest'ultimo è stato autore di una delle tre interrogazioni (le altre sono di Chessa dell'Udc e Casu del Psd'Az) presentate al sindaco Zedda a riguardo. Il primo cittadino ha riaffermato quanto detto la settimana scorsa e ha poi parlato di un incontro con il direttore del Brotzu, Antonio Garau: "L'ho incontrato alcuni giorni fa, gli è stato detto che sarebbe stato opportuno eliminare ciò che era abusivo per poi riaprire la questione riguardante la viabilità e le nostre ipotesi di costruire parcheggi in struttura. A fronte di questa richiesta, con una buona dose di arroganza, non è stato fatto nulla. Dunque - ha proseguito Zedda - o si torna alle condizioni precedenti e poi si apre la discussione oppure non c'è dialogo".

Poi è entrato nei particolari: "Quello che manca in Comune è il documento in entrata al nostro protocollo. L'accertamento di conformità riguarderebbe la richiesta di sospendere i novanta giorni di tempo dell'ordinanza emessa a suo tempo. La comunicazione non si trova, il servizio di edilizia privata non ha ricevuto alcun documento dal Brotzu e abbiamo chiesto all'azienda di produrre copia della documentazione entro tre giorni. Lunedì scadrà il termine, dopodichè partirà l'iter per la demolizione