Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Attacco da sinistra «Disastro al parco, via i vertici»

Fonte: Sardegna Quotidiano
2 agosto 2012

 Molentargius

 

LA POLEMICA Una mozione di Porcu (Pd) in consiglio regionale: «Zedda fa parte del consorzio, deve prendere la presidenza» Gli ambientalisti annunciano un esposto in Procura per i danni

Per far rinascere i 1.600 ettari del parco di Molentargius «uno dei passi da compiere è il cambio di poltrona al vertice. Fuori Mauro Contini, attuale presidente e sindaco di Quartu, al suo posto un altro sindaco. Nello specifico, Massimo Zedda». La proposta arriva dal consigliere regionale del Pd Chicco Porcu. Nel bel mezzo della presentazione della mozione con la quale Pd, Idv e Sel chiedono a assessore regionale Ambiente e a Ugo Cappellacci di «annullare delibere e bandi in materia di personale approvati illeggitimamente, di avvalersi dei poteri di vigilanza su possibili pericodi di danno ambientale, di costituire un comistato misto per il Parco composto dall’as - sessorato all’Ambiente e dal Consorzio per velocizzare l’adozione del Piano del Parco, oltre a verificare la coerenza degli investimenti nell’area e favorire un salto di qualità del compendio », Porcu dà un colpo di spada all’operato di Contini e posa la stessa sulla spalla di Zedda: «Lo stadio di Is Arenas è troppo vicino a Molentargius, calpesta direttive legate all’habitat. Il fautore di tutto ciò è Contini, nella doppia veste di sindaco di Quartu e presidente del Parco», spiega Porcu, che rincara la dose: «Non si sa chi abbia fatto la valutazione di impatto ambientale, stiamo facendo la figura dei peracottari». Parole alle quali segue la benedizione verso l’inquilino di palazzo Bacaredda. Anche se quello di Porcu appare come un tiro alla giacca di Zedda, perché «governa da oltre un anno, è auspicabile una sua assunzione di responsabilità. Il mio punto di vista», sottolinea il consigliere Pd, “è che Zedda, o chi per lui, assuma pienamente la responsabilità del Parco. Più passa il tempo, più è difficile dare colpe a chi c’era prima». La presentazione della mozione è stata occasione per raccontare la complessa storia del Parco: «La legge istitutiva offriva 15 mesi al Consorzio per dotarsi di strumenti di pianificazione, regolamento, programma pluriennale e Piano del Parco. Dopo 7 anni siamo all’anno zero, nulla è stato fatto», analizza Porcu. Dall’Idv, Adriano Salis aggiunge che «il Parco sembra un figlio non voluto». Snocciola dati Giampaolo Diana, capogruppo Pd: «Dal 1992 a oggi sono stati stanziati 81 milioni di euro, siamo preoccupati per lo stato in cui versa l’area, ma denunciamo anche chi l’ha ridotto così», afferma Diana, «i nomi dei responsabili sono chiari”. E se Antonello Secci, presidente Wvf Sardegna, parla di «un ricorso alla magistratura per questo scempio», diversa è la posizione del capogruppo Sel, Luciano Uras: «Noi non denunciamo. Massimo Zedda? Deve continuare a fare in sindaco. A breve dovrebbe uscire il nome del nuovo direttore». Paolo Rapeanu

PROVINCIA SORGIA (PDL): MORIA COLPA DELL’ENTE

«La moria di pesci nel canale di Terramaini dello scorso 25 luglio può essere stata causata dal cattivo utilizzo dell'idrovora del Parco di Molentargius». L'ha affermato in consiglio provinciale Alessandro Sorgia (Pdl), che ha chiesto alla giunta provinciale di verificare questa possibilità. «Non vorrei nel caso », ha detto Sorgia, «che ciò dipendesse dalla situazione dei precari, persone competenti che svolgono funzioni precise. Soprattutto non vorrei che quelle funzioni fossero svolte, adesso, da persone che non hanno i requisiti necessari. In ogni caso», ha sottolineato, «il parco è ormai abbandonato a se stesso». «Non entro negli aspetti tecnici che saranno oggetto di una risposta approfondita », ha replicato la vice presidente Angela Quaquero, « ma è stato da più parti evidenziato che la moria di pesci è un fatto ricorrente».