Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sempre meno turisti: arrivi in calo del 10% e luglio a tinte fosche

Fonte: La Nuova Sardegna
1 agosto 2012

Disastrosi i primi dati sulle presenze raccolti dalla Provincia Brilla solo il servizio offerto da Ryanair e dai vettori low cost

ESTATE»NUMERI SCORAGGIANTI




CAGLIARI I primi dati sono sconfortanti: sempre meno turisti in città e nella provincia, una deriva che appare inarrestabile legata com’è alla crisi economica e a tariffe marittime scoraggianti. Qualche numero, quelli disponibili: il calo degli arrivi a maggio è stato del 9,64 per cento, del 10,11 per cento quello delle presenze. Giugno è stata una conferma perfetta: caduta libera, perdita di arrivi e presenze in doppia cifra. Tutte le speranze erano rivolte su luglio, da sempre mese ad alto tasso di attrazione per chi cerca la classica vacanza mare e sole. Niente: l’ufficio statistica della Provincia non ha ancora elaborato i dati trasmessi dagli albergatori e dai bed and breackfast, la tendenza però è già visibile e conferma chiaramente le impressioni diffuse nelle località turistiche per eccellenza, Pula e Villasimius. Si va giù, inesorabilmente giù, anche se la caduta - ma sono solo impressioni, supportate da numeri incompleti - dovrebbe essere nei due mesi più caldi contenuta attorno all’8 per cento. Non cambierà la situazione l’arrivo della Bonaria e dell’Amsicora, le due lussuose navi traghetto che la nuova Tirrenia di Vincenzo Onorato ha destinato immediatamente alla Cagliari-Civitavecchia, rotta da decenni semiabbandonata dalla gestione Pecorini: «Troppo tardi - è il parere di Piero Comandini, l’assessore provinciale al turismo - chi programma una vacanza in Sardegna non lo fa certo in questi giorni. Se il cambiamento del livello di qualità del servizio avrà riflessi positivi sul traffico, come speriamo che avvenga, lo sapremo nel 2013». Attenzione: i dati negativi sono riferiti al traffico navale, quello che porta nella provincia il turismo più «stanziale», le famiglie e comunque chi sceglie l’isola per trascorrervi un periodo medio-lungo. Per questo sono i più significativi, perché sono influenzati e per certi versi condizionati dall’intero sistema dei prezzi e delle tariffe: hotel, b&b, seconde case, campeggi, poi ristoranti e servizi vari. Chi sceglie la nave in genere porta con sè l’automobile, tende a spostarsi e a visitare più siti turistici. Ecco perché se il dato che riguarda questo flusso tende al ribasso c’è davvero di che preoccuparsi. Serve a poco constatare come la mai abbastanza amata Ryanair continui a scaricare sullo scalo di Elmas migliaia di viaggiatori che scelgono l’isola solo grazie alle tariffe low cost: «Si tratta di arrivi certamente importanti - avverte Comandini - ma rappresentanto quel tipico turismo mordi-e-fuggi che da solo non basta a tenere in piedi la stagione». Una cosa è certa: i dati, per quanto parziali e in buona parte solo tendenziali, fotografano impietosamente una situazione che appare in netto contrasto con l’impressione diffusa tra i cagliaritani. La presenza nelle stradine e all’ostello della Marina di qualche decina o centinaia di giovani spagnoli, irlandesi o francesi conferma solo l’utilità e l’efficienza del servizio Ryanair, un vettore che da solo ha portato a Cagliari più viaggiatori di quanti ne abbiano attratto in decenni di attività l’Esit, l’azienda di soggiorno e i vari assessorati comunali, provinciali e regionali al turismo. Malgrado l’ostilità, comprensibile sul piano della concorrenza, degli altri operatori la compagnia irlandese resta il solo «segno più» significativo del Duemila ed è solo grazie a Ryanair che altri vettori low cost hanno scoperto le linee per la Sardegna. I dati della Provincia, che - era stato annunciato - dovevano arrivare in tempo reale e invece arrivano ai tempi degli anni scorsi, diranno se è quello il canale su cui si dovrà puntare nelle prossime stagioni. (m.l)