Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abbanoa, Comuni contro Regione

Fonte: L'Unione Sarda
1 agosto 2012

Il Consiglio delle autonomie locali accusa viale Trento. Nonnis: parole infondate
 

Botta e risposta sul caso Abbanoa tra gli enti locali e l'assessore ai Lavori Pubblici Angela Nonnis. A dare fuoco allo scontro è il documento approvato ieri all'unanimità dal Consiglio delle autonomie locali della Sardegna, su proposta del presidente Gianfranco Ganau. «In merito alla gravissima situazione della società denunciamo i gravissimi ritardi accumulati dalla Giunta regionale nell'affrontare il problema e mantenere gli impegni assunti», scrive il Consiglio. Accuse che non son piaciute all'esponente della Giunta regionale che ha replicato: «Il sindaco di Sassari, Ganau, nella sua funzione di presidente del Consiglio delle autonomie locali dovrebbe prestare più attenzione e cautela prima di rendere pubbliche affermazioni di questo genere totalmente infondate».
DENUNCIA Il Consiglio - si legge del documento - ritiene «ingiustificabile la mancata capitalizzazione della società che è a un passo dalla bancarotta. Ritiene addirittura stravagante se non offensiva la proposta avanzata dall'assessore Nonnis che punta a scaricare sugli enti locali i costi dei mancati impegni della Regione negli anni, ipotizzando un incredibile prelievo forzoso sul Fondo Unico destinato ai Comuni. Dopo il mancato adeguamento del fondo alle maggiori entrate, gli enti - scrivono i diretti interessati - non sono disposti a subire ulteriori scippi, tesi solo a mascherare la totale incapacità programmatoria della Regione».
REPLICA Da qui la risposta articolata dell'assessore: «Durante l'incontro (lunedì, ndr ) con i sindacati sulla crisi di Abbanoa non ho mai detto e nemmeno pensato di scaricare sugli enti locali i costi della società di gestione del servizio idrico attraverso un “prelievo forzoso” sul Fondo unico destinato ai Comuni». Inoltre - continua la Nonnis - «Ganau omette e dimentica che la sottoscritta ha sempre rimarcato e difeso in tutte le sedi il principio di autonomia dei Comuni sulla gestione delle acque, tanto è vero che sempre lunedì è stata richiamata l'azione portata avanti dall'assessore dei Lavori pubblici attraverso gli emendamenti al disegno di legge di riforma del sistema idrico finalizzata ad assicurare la componente di rappresentatività degli enti locali. L'atteggiamento di Ganau - conclude - è dunque non corretto e strumentale». Dal canto suo il Consiglio ritiene «inaccettabile un intervento con destinazione vincolata decisa dalla Giunta su un fondo che per definizione è nella piena disponibilità degli enti locali e impegnato per garantire servizi essenziali ai cittadini».