Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vacanze in tempo di crisi

Fonte: L'Unione Sarda
30 luglio 2012

Disoccupati, anziani, il popolo dei centri commerciali e dei mercatini
 

A caccia del fresco sotto i portici di via Roma
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«Non ho neanche un lavoro, figuriamoci se penso alle vacanze». Le ferie sono un lusso, di questi tempi. Soprattutto per Piero Cossu, che si aggira tra i corridoi di Auchan, a Santa Gilla. Cinquantasette anni, un passato recente da imprenditore: «Negli ultimi tempi gli affari hanno iniziato a girare male, ho dovuto lasciare tutto». I parcheggi sono pieni nella domenica più calda di luglio. Sono in tanti a cercare sollievo, dentro i centri commerciali dove l'aria fresca è gratis. Oltre le porte scorrevoli, il caldo soffocante diventa un ricordo. Anche Franca Puddu non si fa illusioni per le ferie d'agosto: «Non ci sono soldi. Al massimo potrò permettermi un paio di giornate al mare, a Villasimius o a Chia».
Sono passate da poco le 11, il caldo è micidiale, per strada circolano poche macchine. Ma nella zona di viale Trento lo scenario è diversa. Il mercatino domenicale attira i cagliaritani. E il caldo torrido - a mezzogiorno ci sono 35 gradi - passa in secondo piano. C'è di tutto nel piazzale: pezzi d'auto, scarpe, libri e pure il pane caldo. Per qualcuno è un appuntamento irrinunciabile, anche in uno dei giorni di fuoco dell'estate. «Vengo ogni domenica»: Anna Murru, 69 anni, è appassionata di antiquariato «da quand'ero ragazzina». Con le ci sono le sorelle Maria, 65, e Teresa 61. «Ormai per noi è un rito»
Passa tutte le domeniche da queste parti Pasqualino Trogu, 52 anni, originario di Orroli. «Vengo qui o all'altro mercatino, in via Po». È arrivato in città per lavoro: «Avevo un negozio di frutta e verdura in via Tigellio». Non se n'è più andato: «Ma non posso permettermi troppi diversivi nei fine settimana».
Passando per viale Trieste, direzione via Roma, la città è semideserta. Il sole è rovente, l'afa insopportabile. I portici di via Roma regalano un po' di sollievo. I tavolini del bar Lilliu sono pieni, la città sembra invecchiare all'improvviso. Gli anziani sono in maggioranza. Raffaele Tumatis, 78 anni, è con due amici. «Vengo qui ogni giorno, mattina e pomeriggio». Prende il fresco e chiacchiera con gli altri habitué. Qualche metro più in là la scena è identico. Anche negli altri bar i tavolini sono pieni, pensionati e qualche turista.
Piazza Yenne invece è vuota. Tra le strade strette della Marina le cose cambiano poco. Maria Teresa Matta è seduta su una panchina. «La domenica c'è troppa confusione al mare». Si gode il fresco, in via Baylle, nella piazzetta all'ingresso del vecchio quartiere. Con lei ci sono Ausilia - la sorella - ed Elena Bistrussu. La loro domenica rovente trascorre così, tra un caffè e quattro chiacchiere.
Sara Marci