Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rate Imu, Cagliari e Olbia deludono

Fonte: L'Unione Sarda
25 luglio 2012

I dati sul gettito effettivo prodotto dal primo acconto di giugno sono inferiori alle stime ministeriali

Il capoluogo incassa solo 19,9 milioni, il centro gallurese appena 8
Mancano all'appello ancora troppe risorse sull'Imu: in Sardegna soprattutto a Cagliari e a Olbia. Secondo i calcoli fatti dal Sole 24 Ore su 54 Comuni italiani, il gettito prodotto dall'acconto di giugno dell'imposta sulla casa è deludente rispetto alle previsioni del ministero dell'Economia (che fissavano al 50% il rapporto fra incassi e attese). Finora, il capoluogo sardo ha incassato 19,9 milioni di euro su 43,6 milioni attesi, con un differenziale rispetto alle stime del 45,7%. Peggio ancora il centro gallurese, che nella graduatoria nazionale si colloca al terzultimo posto: su 21,8 milioni previsti dall'Economia l'ente ne ha intascato solo 8,1 milioni (lo scostamento rispetto alle aspettative ministeriali è del 36,9%). Ma da che cosa dipendono queste differenze?
I COMMENTI «Il problema è che i calcoli del ministero erano troppo ottimistici e soprattutto erano ancorati a dati catastali irrealistici», commenta Gabor Pinna, assessore al Bilancio del Comune di Cagliari. «Avevamo sollevato già a febbraio questo problema, ma non siamo stati ascoltati. Ad ogni modo», aggiunge Pinna, «il 45,7% non è un risultato così distante dall'obiettivo stabilito dal Governo».
Sulla stessa linea il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli: «Anche noi abbiamo criticato le stime del ministero dell'Economia, e lo abbiamo fatto sin da subito. I nostri tecnici hanno previsto un gettito complessivo di 16 milioni di euro: siamo dunque a metà del guado». Un fatto è certo, sottolinea Giovannelli, «se il Comune non raggiungerà il tetto stimato dal Governo, lo Stato dovrà compensare la differenza».
I COMUNI Ma non tutti i Comuni, nella classifica del Sole 24 Ore, sono in ritardo. Milano e Torino, per esempio, sorridono con differenziali del 57% e del 53%. Soddisfacenti anche i risultati di altri Comuni del Nord: Aosta può vantare un rapporto acconto-previsioni del 68%, dieci punti percentuali in più di Bolzano, che si ferma al 58%. Al contrario, a far compagnia agli unici due enti sardi considerati nell'indagine del Sole 24 Ore ci sono Perugia, Monza, Mantova, Rimini e Lecce: in tutti questi Comuni il rapporto fra le entrate del primo acconto e le cifre calcolate dal ministero non arriva al 40%.
LE RISORSE MANCANTI I numeri forniti dall'elaborazione del Sole 24 Ore saranno comunque oggetto di verifica in questi giorni (le stime riportate dal quotidiano della Confindustria sono quelle date ai Comuni nella seconda metà di aprile dal ministero dell'Economia), ma più di un elemento ha contribuito ad accorciare la coperta dell'Imu. Il terremoto in Emilia, prima di tutto, che secondo le cifre fornite dal Governo in Parlamento (l'audizione del ministro Piero Giarda a Montecitorio risale all'11 luglio) fa mancare all'appello circa 500 milioni di euro.
LE CASE FANTASMA Ci sono poi le case fantasma, che ancora sfuggono al Catasto e quindi al prelievo fiscale: questa tipologia di immobili potrebbe costare circa 350 milioni. Ma non solo. L'indagine considera altri 70 milioni di euro: si tratta di risorse legate alla partita dei fabbricati rurali (su cui peraltro il decreto fiscale 16/2012 ha introdotto agevolazioni non calcolate nelle stime iniziali), mentre i mancati acconti da parte di contribuenti tenuti al pagamento potrebbero rappresentare circa 260 milioni di euro.
LE ALIQUOTE Insomma, i nodi che restano da sciogliere superano di poco un miliardo di euro: una cifra non troppo elevata sul complesso dell'Imu, tanto che il Governo ha già escluso ufficialmente l'intervento precauzionale sulle aliquote di base attraverso un decreto del presidente del Consiglio dei ministri.
Lanfranco Olivieri