Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Comune, polemica su Second Life

Fonte: La Nuova Sardegna
21 ottobre 2008

MARTEDÌ, 21 OTTOBRE 2008

Pagina 2 - Cagliari


L’opposizione contesta la spesa per uno spazio sulla piattaforma: «Si tratta di un sito in forte calo che non vale l’investimento»



L’amministrazione ha stanziato oltre tredicimila euro per inserire il programma del Centro giovani

CAGLIARI. «Second life non è più una delle principali piazze del web», afferma Massimo Zedda (consigliere comunale di Sinistra democratica) che, assieme a Claudia Zuncheddu (Psd’az), ha presentato una interrogazione sulla decisione dell’assessorato alle politiche giovanili di acquisire su Second Life uno spazio per pubblicizzare alcune iniziative dell’assessorato.
Nelle iniziative che il Comune prende per i giovani, ha recentemente affermato l’assessore comunale Daniela Noli (Politiche giovanili) non può più essere trascurato il ruolo che internet ricopre nella vita dei ragazzi. I giovani, infatti, vivono in compagnia del web gran parte del loro tempo. Da qui la necessità di non trascurare questo settore.
Il 30 settembre è stato dato il via al progetto che ha permesso dal 1 ottobre, al Centro giovani del Comune, di essere su Second Life, la piattaforma tridimensionale che, a detta dell’assessore Daniela Noli, «si diffonde a macchia d’olio tra gli internauti».
L’iniziativa ha un costo di 13mila euro ai quali vanno aggiunti spese di mantenimento pari a 300 euro mensili. Nell’interrogazione di Zedda e Zuncheddu viene precisato che «nel corso della conferenza stampa Nicola Castangia, responsabile di Karalis Project Group (Società responsabile della realizzazione tecnica del progetto), ha annunciato che Second Life garantisce di portare le persone al centro della piattaforma stessa e che si tratta di un sistema immersivo e interattivo, che racchiude tutti i sistemi di comunicazione più utilizzati». Ma i due consiglieri non sono d’accordo visto che, affermano, «la cifra di oltre quindici milioni di utenti vantata da Second Life include anche tutti coloro che si sono iscritti gratuitamente, sono entrati una volta sola e non si sono più ripresentati, oltre a coloro che si sono iscritti con più di un’utenza».
Secondo i dati di Forrester Research citati dal Los Angeles Times, si legge nell’interrogazione, in questa piattaforma «anche nei momenti di punta non ci sono mai più di 30-40.000 utenti collegati e attivi. Pochissimi rispetto a Facebook, il social network più utilizzato dai giovani, che raggiunge i 90 milioni di utenti attivi». Inoltre, sempre secondo il quotidiano citato, «uno degli oggetti più commercializzati su Second Life è costituito dagli organi genitali (che si devono comperare a parte), e le attività dei (pochi) utenti sono incentrate prevalente sul voyeurismo». Non solo: «Il mensile americano Wired, punto di riferimento per le nuove tecnologie, nel 2007 calcolava che l’85 per cento degli iscritti a Second Life si fosse connesso solo una volta e una buona percentuale dei restanti avesse a disposizione più identità». Mentre «il Guardian, prestigioso quotidiano inglese, stima la popolazione reale di Second Life sotto i 300mila utenti».
Da qui l’interrogazione al sindaco Emilio Floris e all’assessore Noli per chiedere se «trovino giustificato spendere 13mila euro per integrarsi su una piattaforma ormai totalmente abbandonata da parte degli utenti» e se, «prima di implementare il servizio, l’assessore abbia dato uno sguardo alle riviste specializzate o sia a conoscenza delle abitudini dei giovani». (r.p.)