Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Dai cagliaritani 30 milioni di Imu

Fonte: Sardegna Quotidiano
23 luglio 2012

Tasse

 

I DATI Le cifre ufficiali pubblicate dal ministero delle Finanze: due terzi dei soldi versati sono finiti nelle casse del Comune Le ville in Costa Smeralda portano Arzachena davanti a Quartu n 30.900.964 euro. Tanto hanno versato i cagliaritani fino al 18 giugno per l’imposta che ha sostituito l’Ici. Due terzi di questa prima tranche di Imu vanno nelle casse del Comune (19.943.543) mentre il resto è già volato oltre Tirreno (10.957.420). I dati diffusi ieri dal ministero delle Finanze riguardano i versamenti effettuati dai cittadini proprietari di case in 8.065 Comuni.

IL RECORD DEL CAPOLUOGO Dai capoluoghi di provincia (tra storiche ed ex nuove) arrivano 80 milioni di Imu, con Cagliari in fuga solitaria nella classifica dell’imposta (69.424.240 il conto di tutta la provincia). Al secondo posto c’è il Comune di Sassari con 17.235.587, seguita da Olbia con 14.160.381. Molto distaccata arriva Arzachena che grazie agli immobili della Costa Smeralda vale 8.669.306 di euro e si piazza davanti a Quartu con i suoi 7.018.490 e Alghero con 6.578.798 mentre nuoresi e oristanesi hanno sborsato più di 4 milioni a città. Tra i capoluoghi sardi l’ultimo posto spetta a Lanusei con 463.922 euro, di cui 275.316 finiti nelle casse del Comune. Il Comune italiano in cui sono entrati meno soldi per l’Imu è quello di Elva dove i 99 abitanti hanno sborsato in tutto 4.507 euro, al secondo e al terzo posto ci sono però due paesini sardi: a Siris, in provincia di Oristano, sono stati pagati 6.231 euro di Imu, poco più dei 6.757 pagati a Setzu nel Medio Campidano. Si piazza alle loro spallel’oristanese Baradili dove i 95 abitanti hanno pagato in tutto 6.904 euro di Imu. Cifre ben diverse dal record nazionale della Capitale, considerato che a Roma per la prima rata dell’Imu sono stati versati 776.325.412 euro. Un primato imbattibile, perché al secondo posto ci sono i 409.999.367 euro di Milano, seguiti dai 202.666.985 di Torino. E il capoluogo piemontese ha deciso di comportarsi come Cagliari innalzando l’aliquota al 5 per mille, rispetto allo 0,4 per cento fissato come livello base dal governo centrale. Ed è stato questo il parametro che è stato utilizzato da tutti i Municipi per la prima rata dell’Imu, perché non tutti hanno ancora deciso che aliquota fissare. Questo primo bilancio potrebbe essere fondamentale per l’assessore al Bilancio Gabor Pinna per stabilire le quote definitive perché il Comune ha deciso di andare un punto sopra l’aliquota base per riuscire a non intaccare i servizi base per i cagliaritani, ma con la possibilità di tornare indietro se dai primi dati emergessero entrate maggiori del previsto. Da palazzo Bacaredda hanno più volte detto che il calcolo basato sulle rendite catastali indicava risultati diversi rispetto ai calcoli fatti a Roma. Ma considerato che i tagli a colpi di spending review del Governo non danno l’impressione di essere finiti, è possibile che l’aliquota al 5 per mille venga confermata anche per l’ultima rata dell’Imu di dicembre. Sono stati 9,6 i miliardi versati dagli italiani per l’Imu a giugno. Ed era solo la prima rata. M.Z.