Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, riapre il secondo lotto

Fonte: L'Unione Sarda
21 luglio 2012

Recuperati 30 kg di amianto dalla Sesta all'Ottava fermata


Il via libera è arrivato nel pomeriggio di ieri sera: il secondo lotto del Poetto, chiuso a causa dei lavori di bonifica del cemento-amianto, è stato riaperto.
L'ordinanza firmata dal Sindaco, che sancisce il via libera alla spiaggia, arriva a seguito dell'esito negativo delle analisi sui 92 carotaggi effettuati dai tecnici dell'Arpas di Oristano. Infatti, nonostante dall'arenile siano stati estratti trenta chili di cemento-amianto, nella sabbia non è stata riscontrata la presenza di fibre libere. Dopo una decina di giorni, dunque, via le transenne, in attesa che i cagliaritani possano riprendere a frequentare questo tratto di arenile. Non solo, la riapertura rappresenta anche una boccata d'ossigeno per i concessionari della spiaggia che, durante il fine settimana, potranno rimontare le strutture amovibili già dalle prime luci del mattino di oggi, mentre, in tarda mattinata è prevista la firma del verbale che permetterà la fruizione della spiaggia ai bagnanti.
Lunedì mattina sarà la volta del terzo lotto: dall'ospedale Marino sino al confine con la spiaggia di Quartu, ultimo intervento prima della conclusione dei lavori. Si chiude, così, un altro capitolo di una vicenda cominciata il 21 giugno, data in cui sono iniziati i lavori alla quarta e quinta fermata. In questo primo lotto di 28 mila metri quadri, sono stati raccolti circa 150 chili di frammenti. Anche le analisi, eseguite sulla spiaggia, hanno dato riscontro negativo relativamente alla presenza di frammenti liberi. La chiusura del Poetto, avvenuta all'inizio della stagione balneare, ha tenuto col fiato sospeso tantissime persone, ma ha creato anche disagi a chi, beneficiando della presenza dei bagnanti, svolge attività sulla spiaggia.
Non sono mancate voci di protesta da parte degli operatori che hanno dovuto riprogrammare la propria attività in attesa che venissero fugati tutti i dubbi sulla pericolosità della spiaggia.
Matteo Sau