Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Siciliano in pole per il Lirico

Fonte: Sardegna Quotidiano
16 luglio 2012

Fondazione

 

TOTONOMI L’attuale assessore provinciale alla Cultura è il più quotato per l’incarico di sovrintendente del teatro

Dopo i dieci milioni concessi dalla Regione al Lirico manca solo il sovrintendente. Sono giorni decisivi per la guida del Teatro di via Sant’Alenixedda e nel totonomi sono cresciute a dismisura le quotazioni di Francesco Siciliano, attuale assessore provinciale alla Cultura. Il figlio dello scrittore Enzo non solo è attore e regista, ma è anche vice responsabile nazionale dell’informazione e cultura del Partito democratico. E con il Pd ha conquistato l’anno scorso un posto nella giunta di Graziano Milia. Ma il nome di Siciliano non è spinto solo da ambienti democratici, intorno al suo nome ci sarebbe una convergenza con l’Udc. La nomina del sovrintendente interessa stanze e corridoi romani e negli ambienti capitolini Pd e Udc avrebbero trovato punti i comune sul sostituto di Gennaro Di Benedetto. Su questa sponda del Tirreno i rapporti tra i partiti di Bersani-Lai e Casini-Oppi non sono così stretti, ma resta il fatto che lo scudocrociato sta giocando un ruolo fondamentale per il futuro del Lirico. Per salvare il Teatro un duro lavoro sta facendo l’assessore regionale alla Cultura Sergio Milia (Udc), e venerdì il Consiglio regionale ha approvato una leggina salva-Lirico che porta dieci milioni nelle desolate casse di via Sant’Alenixedda. Il primo firma- tario è stato Giulio Steri che dell’Udc è capogruppo e il suo collega e compagno di partito Felice Contu è il rappresentante della Regione nel Cda del Lirico. Sono trenta le manifestazioni d’interesse che sono state consegnate al sindaco-presidente della Fondazione Massimo Zedda e sono in corso le trattative per scegliere il prossimo sovrintendente. Se quella di Francesco Siciliano al momento è la figura più quotata, restano alte le possibilità di nomina anche per Giandomenico Vaccari, Marco Tutino e Angela Spocci. Ma c’è anche chi spinge per un ritorno che sarebbe clamoroso, quello di Mauro Meli. Gli altri nomi noti di chi ha dato la disponibilità a guidare il Lirico sono quelli di Paolo Miccichè, Valeria Orani, Attilio Martingoni, Luca Canonici, Simone Brunetti, Marcello Lippi, Umberto Fanni, Valeria Orani e Guido Pagliaro. L’assegno staccato dalla Regione è molto più di una boccata d’ossigeno per il Teatro. «Adesso la nomina di un nuovo sovrintendente può avvenire sapendo che chi arriverà avrà tutti gli strumenti in ordine per gestire al meglio la fabbrica di cultura più importante della nostra Regione - ha commentato il tenore Gianluca Floris - adesso ci vuole solo una gestione seria e competente, che si occupi di identificare i budget mantenendo le previsioni di spesa con nonitoraggi costanti dello stato di avanzamento lavori durante l’anno. Senza più sorprese, senza più diseconomie. Senza trucchi e senza giochetti sottobanco». M.Z.