Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una vetrina al Poetto per il cibo prodotto senza additivi chimici

Fonte: L'Unione Sarda
20 ottobre 2008

Stand alla prima fermata



È sano, saporito, fa risparmiare energia e non inquina. È il cibo biologico, in vetrina oggi a Cagliari per la tappa sarda della Biodomenica, manifestazione nazionale promossa da Aiab (Associazione italiana per l'agricoltura biologica), Legambiente e Coldiretti e giunta alla nona edizione.
L'appuntamento è per questa mattina dalle 9 alle 14 all'inizio del lungomare Poetto, alla prima fermata. Sono una decina e provengono non solo dal Cagliaritano ma anche da Nuorese e Sassarese le aziende sarde, si di produzione che di trasformazione, che allestiranno i loro stand. Si tratta in prevalenza di piccole aziende: non di quelle grosse che hanno già una buona distribuzione. Fra i prodotti in esposizione, pani, formaggi, prodotti ortofrutticoli. Non mancheranno nemmeno i prodotti del commercio equo e solidale.
L'obiettivo è di promuovere il consumo di prodotti sicuri e di qualità, legati al territorio, alle sue tradizioni e alla sua cultura. «Un'occasione - spiegano i referenti locali dell'Aiab - per parlare, attraverso il cibo, di ambiente, tutela della biodiversità, salute, alimentazione, gusto, benessere animale, consumo critico e responsabile, commercio equo e solidale, finanza etica. E per conoscere le tecniche produttive e le pratiche agronomiche ecocompatibili, la loro praticabilità in tutto il pianeta, e la loro capacità di favorire un'equa ripartizione delle risorse, garantendone la loro conservazione per le generazioni future».
La Biodomenica ha l'obiettivo di favorire l'incontro tra il mondo agricolo e i cittadini/consumatori, per creare con loro un movimento di opinione in grado di orientare mercato e istituzioni. E di proporre un'alternativa all'agricoltura intensiva geneticamente manipolata.
Il settore è in fase di espansione anche in Sardegna, anche grazie ai contributi europei. «Sono 1.500, nell'isola, le aziende notificate nel campo della produzione vegetale e zootecnica», spiega Enrico Cocco: «Una cinquantina, invece, operano nel campo della trasformazione degli alimenti. Gli ostacoli sono piuttosto di natura culturale, ma conta anche la scarsa concentrazione dell'offerta. In Sardegna si sono costituite due organizzazioni di produttori biologici: una nel Nuorese e l'altra, specializzata nel settore carni, a Cuglieri. Hanno il compito di raccogliere i prodotti e chiudere la filiera». Cioè far arrivare il cibo sugli scaffali dei negozi. ( fr. gh. )

19/10/2008