Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gettoni ridotti, circoscrizioni in bolletta

Fonte: L'Unione Sarda
20 ottobre 2008

Costi della politica. L'assessore: «Applicate le disposizioni del Governo»

Tetto massimo di 116 euro al mese per i consiglieri

Da due giorni nelle sei circoscrizioni cittadine si parla solo della lettera, scritta dal servizio “Affari generali e decentramento”.
Qualcuno ha osservato che con quei soldi si può pagare al massimo la bolletta del telefono e la benzina. E che i consiglieri comunali portano a casa dieci volte tanto. Ma tant'è. Da due giorni nelle sei circoscrizioni cittadine non si parla d'altro: beghe di quartiere, piazzette dimenticate e feste rionali sono state spazzate via da una lettera, scritta dal servizio “Affari generali e decentramento”. Tre pagine per informare i 120 consiglieri circoscrizionali che, d'ora in poi, ogni mese la somma dei loro gettoni non potrà superare i 116 euro. Cioè un quarto dello stipendio del presidente dell'assemblea, che arriva a quota 464. Lo decide la legge Finanziaria del 2008, che ha previsto diversi interventi che mirano a ridurre i costi della politica. Fin quì, tutto regolare. Anche se Paolo Truzzu, presidente della circoscrizione 5, prova a leggere il futuro: «Questa riduzione potebbe influire sul funzionamento dell'organo: a nessuno piace lavore gratis». Prima, ogni consigliere riusciva a portare a casa una media di 3-400 euro. Riunioni di commissione, assemblea settimanale. «Non si può far credere ai cittadini che le circoscrizioni abbiano un ruolo nella società e poi abbassare i compensi in questa maniera. Non si può voler far credere che i costi della politica dipendano da noi».
Gianfranco Carboni guida la circoscrizione 1 dopo essere stato consigliere: «Forse è meglio pensare all'utilità dei parlamentini. Servono? Allora un compenso del genere è ridicolo. Non servono? Allora è meglio chiuderli. Io con il mio compenso da presidente (250 euro al mese circa, ndr) riesco a malapena a ricaricare il cellulare».
Tra i consiglieri, c'è chi, come Michele Carta (Circoscrizione 4, Udc) trova «ingiusto che si taglino i costi delle Circoscrizoni, che rappresentano una voce di spesa minima nei bilanci comunali, e si penalizzino così delle persone che ogni giorno si adoperano nell'interesse dei cittadini. La politica di medio e basso livello diventerà sempre più una prerogativa per i pochi che potranno autofinanziarsi e che se lo potranno permettere». Oppure chi, come Marco Verza (Circoscrizione 1, An), riteneva equo lo stipendio di prima, mentre ora «è meno di un rimborso spese. Io ho un lavoro (promotore finanziario, ndr) e i gettoni mensili non coprono il mancato guadagno. Lo faccio per passione. Forse questi nuovi parametri potrebbero bloccare i lavori, qualcuno rinuncerà alle sedute».
Daniela Noli, assessore comunale al decentramento spiega che la riduzione era una scelta obbligata: «La Finaziaria parla chiaro: bisogna limitare le spese. Purtroppo i primi a farne le spese sono i pesci piccoli».
La dirigente del servizio, Ersilia Tuveri, racconta: «Ci siamo limitati ad applicare le disposizione di legge. Lamentele? Ne riceveremo, ovvio. Ma non potevamo fare diversamente». Non è tutto. Perché la Finanziaria è di gennaio, e fino a oggi centinaia di consiglieri hanno percepito i gettoni, senza rispettare il “tetto” massimo di 116 euro. Morale: molti dovranno restituire buona parte di quello che hanno ricevuto in questi mesi. Migliaia di euro, in alcuni casi, arrivati “indebitamente” sul conto corrente.
C'è chi spera che questo sia il primo passo. Maria Laura Guia Marassi (circoscrizione 1, Forza Italia), è chiara: «Mi auguro che questo sia l'inizio e che poi i tagli riguardino anche i consiglieri comunali».
MICHELE RUFFI

19/10/2008