Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Castello romano affiora sotto le pietre del bastione

Fonte: La Nuova Sardegna
6 luglio 2012



Riprendono gli scavi davanti alla scuola Santa Caterina: il Comune li ha inseriti nel piano delle opere pubbliche. Bando per ristrutturare il museo archeologico




CAGLIARI L’immensa cisterna romana trovata sotto il pavimento del bastione di Saint Remy sarà scavata ancora dall’archeologga della soprintendenza Sabrina Cisci: a giorni riapre il cantiere e si concluderà quando lo scavo avrà finito di consegnare informazioni agli studiosi. La riapertura è possibile perché il Comune l’ha inserita nel piano per le opere pubbliche, probabilmente con lungimiranza sul tema turistico e della valorizzazione del patrimonio culturale cittadino: lo scavo, così com’è, col tetto in lamiera a protezione dei reperti, suscita già l’interesse dei passanti e dei visitatori forestieri. La storia del cantiere comincia nel 2010, finisce nel 2011 perché i fondi sono esauriti, riprende adesso con l’intervento finanziario del Comune e la disponibilità dell’archeologa che nel frattempo è stata assunta dalla soprintendenza. La cisterna romana è profonda quasi otto metri e larga quattro, nel corso dei secoli è stata riusata come tomba, accanto mostra basamenti di mura, una testimonianza sulla circostanza, nota agli studiosi, che il bastione e prima ancora le mura del Castello furono costruiti sulla cittù romana che sul colle aveva un presidio militare. Il punto esatto del ritrovamento è il piazzale sopra il bastione davanti alla scuola elementare Santa Caterina. Lo scavo è cominciato per necessità.Nella Passeggiata coperta che si trova di sotto c’erano perdite in vari punti. Perdite d’acqua, di cui non ci capiva l’origine, in un primo tempo si era pensato all’acqua piovava che filtrava dal piano del bastione in cui si raccoglieva. Ma le modalità delle perdite facevano capire agli esperti che non soltanto di acqua percolata attraverso le fessure doveva trattarsi. Quando il problema è diventato evidente e preoccupante per le condizioni non solo estetiche della Passeggiata, si è deciso di scoperchiare il bastione e la sorpresa ha ceduto il passo all’interesse scientifico per un cisternone enorme carico di reperti di vario genere. La cisterna aveva continuato a svolgere la sua funzione di contenitore e quando si riempieva ecco che bagnava il soffitto della Passeggiata. Si è rimediato, ma il cantiere ha rivelato un reticolo interesse da indagare e così è cominciato lo scavo concluso troppo presto. Naturalmente, il tema successivo sarà la valorizzazione: dovrà restare visibile, diventare visitabile e perciò sarà da proteggere. Infine, la soprintendenza è al lavoro per scrivere i bandi dell’appalto per la ristrutturazione del museo archeologico della Cittadella. I due milioni e mezzo di euro stanziati dal Cipe devono ripartirsi tra la ristrutturazione del vecchio museo di piazza Indipendenza che dovrà accogliere alcune statue di Monte Prama e l’attuale museo archeologico della Cittadella.