Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La strana vicenda dei rom cagliaritani

Fonte: L'Unione Sarda
2 luglio 2012

L'opinione
 

C'è un dato costante, nella storia del popolo Rom. Hanno sempre subìto la riduzione in schiavitù, la deportazione e lo sterminio. Nella Cagliari capitale della tolleranza, invece, alle famiglie dei nomadi viene assegnato un alloggio, una dimora stabile, qualcosa che assomiglia a una casa. Soprattutto, qualcosa che non avevano. A patto che - questo era l'impegno con il Comune - abbandonassero il campo di residenza sulla strada 554. Promessa mantenuta, anche senza creare incidenti, come avevano assicurato la settimana scorsa. «Ma quattordici famiglie non hanno ancora trovato una casa», ci racconta Saltana Ahmetovic, uno dei rappresentanti della comunità: «Mentre alcuni hanno accettato di essere ospitati in un istituto, quello Saveriano di via Sulcis, altri si sono invece rifiutati di andarci e ora potrebbero rimanere per strada».
I rom cagliaritani, lasciando esterrefatta quasi tutta l'opinione pubblica, avevano detto - per voce dei loro rappresentanti - di non volere una casa, ma un campo, magari attrezzato. Ma è davvero così? Altre fonti, dall'interno della comunità, fanno trapelare che la sistemazione “comunale” sarebbe ben gradita soprattutto alla donne, mentre chi preme per riottenere un'area aperta sarebbe soprattutto la comunità maschile. Intanto, una certezza, in questo scenario poco chiaro: tutti i rom dovevano essere sistemati entro fine mese e questo non è accaduto. «Non ci resta che aspettare quello che ci hanno promesso - conclude Ahmetovic - ma rimaniamo dell'idea che un nuovo villaggio per rimanere tutti insieme sarebbe stata la soluzione ideale».
Enrico Pilia