Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Casa dello Studente, grande pasticcio

Fonte: L'Unione Sarda
29 giugno 2012

Protestano i ragazzi mandati da via Monte Santo al college cattolico Sant'Efisio: regole troppo severe

Rintracciati gli universitari assenti al momento dell'evacuazione

A un giorno dallo sgombero della Casa dello studente di via Monte Santo, ufficialmente per interventi alle condutture dell'acqua, rimangono ancora i dubbi su una decisione annunciata all'improvviso ed effettuata in poche ore e con tanti disagi. I punti controversi, al contrario, aumentano. Anche perché l'Ente regionale per il diritto allo studio ha dato la possibilità agli studenti di recuperare i propri effetti personali fino a domani, in orari prestabiliti, questa volta senza fretta.
Ieri mattina, infatti, è apparsa la nota sul sito dell'ente che informava gli universitari della proroga. Perché prima tanta fretta e poi, invece, la retromarcia?
I DUBBI L'unica certezza sulla vicenda arriva dalle autorità di sicurezza. Né la Asl, né i Vigili del fuoco e nemmeno la Polizia municipale hanno ricevuto richieste di intervento, come spesso succede in questi casi. Dunque, come afferma la presidente dell'Ersu, Daniela Noli, a chiedere «l'improcrastinabile chiusura della struttura», è stato solo l'ufficio tecnico che fa capo all'ente, per effettuare «interventi di manutenzione sugli impianti tecnologici per i quali si rende necessario avere la struttura priva di utenza». Ma è una motivazione che non convince nessuno, a partire dagli studenti.
Già da mercoledì i ragazzi della Casa si chiedevano cosa stesse accadendo realmente. Come Fabio Barabino e Federica Secci, rappresentanti degli studenti di via Monte Santo: «Chi ce lo dice che tutta questa fretta non nasca dal fatto che è a rischio la nostra salute? Se è solo un intervento di manutenzione, perché non è stata programmata un'uscita meno traumatica?» A escludere problemi per la salute ci ha pensato la Asl, ma i dubbi rimangono.
LA LOGISTICA Intanto ieri sera il direttore e i funzionari dell'Ersu, assieme al consigliere d'amministrazione espressione degli studenti, Alice Marras, hanno lavorato senza sosta per recuperare i contatti dei 15 studenti assenti dalla Casa, per informarli della chiusura e trovare una sistemazione in vista del loro rientro in città. Inoltre, è stato revocato lo “sfratto” agli studenti paganti, non titolari di borsa-alloggio, che potranno continuare a vivere nelle Case dell'ente.
I MALUMORI Dei 180 residenti in via Monte Santo, 60 hanno effettuato la disdetta e verranno rimborsati (4 euro al giorno, fino alla fine di luglio) gli altri sono stati smistati nelle altre quattro case di via Trentino, via Businco, via Roma e via Biasi, oltre che nel college diocesano “Sant'Efisio”. In quest'ultimo caso emergono già dei malumori. I 36 studenti mandati in via Cogoni, infatti, dovrebbero rispettare, al pari degli altri, il regolamento dell'alloggio cattolico, che impone norme severe per tutte le attività e per l'abbigliamento. Inoltre il college è senza cucine. Insomma, un'altra cosa rispetto a via Monte Santo.
Mario Gottardi