Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’Aula “processa” Depau «Non siamo i fannulloni»

Fonte: Sardegna Quotidiano
28 giugno 2012

IN COMUNE

 

 «Signor presidente, lei ha clamorosamente fallito». Non vola una mosca in Aula quando il capogruppo del Pdl attacca il presidente del Consiglio comunale. Giuseppe Farris ha preso spunto dalle dichiarazioni di Ninni Depau sulla produttività del Consiglio per chiedere le sue dimissioni. Il presidente dell’assemblea ha scritto alcune mail in cui ha fatto il bilancio di un anno di lavori, caratterizzato dalla «scarsità di atti programmatori». Ha scritto Depau che «dall’esame della maggior parte degli ordini del giorno e delle mozioni approvati emerge la loro scarsa utilità», ma i suoi messaggi di posta elettronica erano rivolti ai capigruppo e ai compagni del Pd. Secondo Farris sarebbe così venuto meno al suo ruolo di presidente «super partes». Nella sua replica Ninni Depaunon si è soffermato sulle bacchettate all’Aula, ma sul fatto che fossero messaggi privati finiti sul giornale. In quei testi c’è una strigliata con alcuni consigli per migliorare la produttività. Sul suo ruolo super partes ha precisato di aver «interrotto una prassi ultradecennale del voto del presidente del Consiglio che più volte è servito a far approvare atti della maggioranza». «Le stavo indicando la luna e lei ha guardato la punta del dito», ha replicato Farris.

«GIÀ FATTO PIÙ DI PRIMA» «Le considerazioni Depau le ha fatte da esponente della maggioranza», precisa il capogruppo del Pd Davide Carta. Ma dietro quelle comunicazioni c’è la volontà del Pd, che in giunta ha un peso relativo e in Aula un terzo dei seggi, di incrementare il peso del Consiglio. Per Carta tanto è stato fatto e molto resta da fare. «Cerchiamo sempre di fare meglio, seguendo il principio di non appagamento di Aldo Moro, ma nel primo anno abbiamo già fatto molto di più della scorsa consiliatura: più deliberazioni e un maggiore coinvolgimento del Consin glio comunale, da dove sono arrivate e continueranno ad arrivare numerose proposte - spiega - la Giunta ha le sue deliberazioni, ma è vero anche che alcune questioni che prima passavano dalla Giunta adesso passano dal Consiglio». Passato un anno dall’insediamento è tempo di bilanci e il richiamo di Depau non è piaciuto al socialista Mon - do Perra. «Stiamo lavorando tanto, su questioni grosse e su aspetti minori, ma nessuno, neanche il presidente del Consiglio, può sindacare sulla banalità delle questioni affrontate». Non se ne preoccupa Gianni Chessa. «Il presidente è un politico e le dichiarazioni erano rivolte al suo partito - spiega il capogruppo Udc - anzi, se le avesse rivolte a noi gli avrei ricordato che da consigliere non è che i suoi interventi fossero tanto profondi ». In un anno sono state approvate quasi novanta delibere e ore di discussione si sono perse su argomenti come la soppressione delle Province. «Passato un anno il rodaggio è finito. Dopo le dichiarazioni di principio ora è il momento di metterle in pratica - commenta il capogruppo Idv Giovanni Dore - e questo vale per la maggioranza e per l’opposizione, adesso serve uno sforzo da parte di tutti». 28 delibere riguardano questioni legate al bilancio e ai conti del Comune e 20 il campo dell’Urbanistica e dell’edilizia. Un settore che era il fiore all’occhiello della maggioranza precedente, ma anche l’attuale ha seguito lo stesso solco. Il centrosinistra si è ritrovato a dover approvare la costruzione di palazzi nelle aree BS3*, dopo le contestazioni degli anni scorsi si sono ritrovati le pratiche avviate e, loro malgrado, hanno avuto il compito di dare il via libera. Anselmo Piras segue la strada di Farris. «Il presidente Depau deve avere più rispetto per i consiglieri, non contano le ore ma la qualità: farebbe cosa gradita ad andarsene». Che il Consiglio abbia lavorato poco non lo pensa il capogruppo di Sel. «Non mi sento imputato - spiega Sergio Mascia - i lavori in Aula vanno avanti con buoni risultati e anche quando si parla di questioni esterne, l’interesse è sempre rivolto alle nostre competenze». Per migliorare la produttività del Consiglio cambierà il regolamento. «Stiamo lavorando in commissione per farlo funzionare meglio - commenta Enrico Lobina della FdS - e noi siamo stati gli unici a fare il bilancio di un anno di Zedda».

Marcello Zasso 

I MESSAGGI

LE BACCHETTATE DEL PRESIDENTE SULLA SCARSA PRODUTTIVITÀ DELL’ASSEMBLEA

«In un anno si sono tenute circa 90 sedute di consiglio, nel corso delle quali sono state approvate 25 mozioni, 46 ordini del giorno e 82 delibere consiliari, di cui 46 di iniziativa della giunta, 24 di iniziativa consiliare e 12 di iniziativa degli assessorati ». Questi sono i conti fatti dal presidente del Consiglio comunale nella sua mail spedita ai consiglieri Pd e ai capigruppo della maggioranza. «Dall’esame della maggior parte degli ordini del giorno e delle mozioni approvati emerge la loro scarsa utilità anche perché spesso riferiti ad aspetti di carattere tipicamente gestionale di competenza dei dirigenti o della giunta

LE DELIBERE

IL RECORD VA A QUELLE DI BILANCIO AL SECONDO POSTO URBANISTICA ED EDILIZIA

Bilancio e urbanistica sono i temi ricorrenti nelle delibere approvate dal Consiglio comunale a un anno dal suo insediamento. Sono state 28 quelle approvate che riguardano le questioni economiche del Comune, mentre sono state 20 quelle relative a pratiche di urbanistica ed edilizia. 16 pratiche licenziate dal Consiglio riguardano invece nomine e incarichi