Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Senza spalti il re è nudo

Fonte: L'Unione Sarda
27 giugno 2012

Lo stadio è inutilizzabile
 

Michele Ruffi
Elmas va avanti e conta di approvare il progetto del nuovo stadio vicino all'aeroporto, il Cagliari trasferisce le tribune metalliche da Sant'Elia a Is Arenas, però le prima partite del campionato 2012-2013 verranno giocate a Trieste. In questa abbondanza - solo sulla carta - di impianti sportivi è difficile prevedere cosa succederà. È certo che la squadra rossoblù starà lontana dalla città per almeno tre anni: con l'eliminazione degli spalti Dalmine si è chiusa qualsiasi possibilità di disputare le partite di Serie A in questo Sant'Elia.
La mossa di Cellino, oltre a dare un'accelerata all'operazione quartese, mette a nudo le condizioni di uno stadio ormai inadatto a qualsiasi manifestazione. L'agibilità dell'impianto, che già fino a qualche settimana fa non era scontata nonostante i soldi spesi dal Comune, ora diventa un sogno. Domanda: è giusto che la struttura sia valutata 50 milioni di euro, se non è in grado di assolvere alla funzione per cui era stata costruita? Forse no.
E a Elmas? Il Comune guidato da Valter Piscedda si dice pronto - e lo ha comunicato al Cagliari - a chiudere l'Accordo di programma e dare definitivamente il via libera allo stadio nei terreni di Santa Caterina. Un progetto che fin dal primo momento è stato ostacolato dall'Enac e dalla Sogaer, perché contrapposto allo sviluppo dell'aeroporto. La società che gestisce lo scalo di Elmas ha presentato un ricorso: oggi il Tribunale amministrativo della Sardegna deciderà se sospendere o meno gli effetti della delibera comunale che mise il primo tassello del disegno (ora apparentemente accantonato) dei rossoblù. La parola passa ancora una volta alla magistratura: il Tar potrà chiudere definitivamente la partita, o aprirne un'altra ancora più interessante.