Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La cagliaritana che rubò il cuore a Hollywood

Fonte: Sardegna Quotidiano
25 giugno 2012

PIER ANGELI

 

LA STAR Fu la prima attrice italiana a conquistare il cinema Usa. Girò con i divi come Kirk Douglas e Paul Newman. E fu l’amore mancato di James Dean. Ma è quasi dimenticata nella sua città

di Massimiliano Messina

In questi giorni avrebbe festeggiato l’ottantesimo compleanno. Anna Maria Pierangeli, era nata a Cagliari il 19 giugno 1932. Una ragazza dallo sguardo dolce, che partì dalla Sardegna, terra lontana anni luce dalla più grande industria di cinema nel mondo, Hollywood, che conquistò, fra le prime attrici italiane, con il suo fascino discreto, con una mediterraneità anche calda, ma allo stesso tempo semplice, immediata. Una bella storia, quella di una giovane cagliaritana che arriva negli States, si fa amare dal pubblico con il nome mutato in Pier Angeli e si ritrova a recitare con le icone del grande cinema americano degli anni Cinquanta. E a frequentarle, strettamente. Una bella storia, dalla parabola sfortunata. Era una diciassettenne esile Anna Maria, con una sorella gemella, anche lei attrice, Marisa Pavan, quando girò “Domani è troppo tardi ” (1950) del regista Leonida Moguy, con Vittorio De Sica, con cui vinse il Nastro d'Argento come migliore attrice protagonista. Diventa la “fidanzatina” del cinema italiano. Basta quel ruolo e poco altro per spalancarle le porte di Hollywood. E’ subito protagonista in “Teresa” del futuro premio Oscar Fred Zinnemann (“Da qui all’e te rnità”), la storia di un soldato americano che si innamora e sposa una ragazza italiana. Le vengono riconosciute doti di freschezza, naturalità. Gira una serie di film importanti al fianco di attori del calibro di Stewart Granger, Kirk Douglas (con cui intratterrà una breve relazione sentimentale), Ricardo Montalban, Mel Ferrer, Danny Kaye. Interpreta quasi sempre il ruolo della ragazza italiana, ma va bene così.

In quegli anni viene premiata con il Golden Globe come miglior promessa femminile e nel 1956 arriva la grande occasione: “Lassù qualcuno mi ama”, regia di Robert Wise. Recita guardando negli occhi Paul Newman, nei panni del pugile Rocky Graziano, è Norma, la moglie del campione di boxe. Si narra che il ruolo di protagonista andò a Newman dopo la morte di James Dean, a cui inizialmente era stato proposto il film. James Dean, destini incrociati. L’attore era un astro nascente quando scoppia la passione con la Pierangeli. Amore tormentato, fra due giovani divi tormentati, che finisce. Si mormora che lei avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Judy in Gioventù bruciata (1955), ma poi la parte venne affidata a Natalie Wood, strana somiglianza. Pier Angeli sposa il cantante e attore italoamericano Vic Damone, Dean si avvia verso la sua tragica fine. L’attrice cagliaritana divorzia nel ’58 e tre anni dopo convola di nuovo a nozze con Armando Trovajoli, compositore principe della commedia musicale italiana, “Rugantino” e tanto altro. Gli anni ’60. Poche fortune per Pier Angeli. Per “La tortura del silenzio” (1960) fu nominata al British Academy of Film and Television Arts come migliore attrice protagonista, poi “Sodoma e Gomorra”, 1962, di Robert Aldrich e Sergio Leone. Per il resto una carriera che corre verso il declino.

IL DECLINO In Italia solo B movies, uno schiaffo troppo forte per lei, che aveva conosciuto i fasti di Hollywood. Dopo il secondo divorzio vengono fuori tutte le sue fragilità, la depressione, le difficoltà economiche, lascia il mondo del cinema. Muore a Los Angeles, nella sua casa di Beverly Hills, nella notte fra il 9 e 10 settembre 1971: overdose di barbiturici. Aveva solo 39 anni. L’anno scorso una mostra a Roma, alla Casa del Cinema a Villa Borghese, ha celebrato la Pierangeli a quarant’anni dalla scomparsa. Cagliari invece, città spesso dalla memoria corta, forse un po’ per inerzia, un po’ per pigrizia, non ha mai fatto niente per ricordarla. Enrica Puggioni, assessore comunale alla Cultura, apre uno spiraglio. «Una grande vivacità culturale ha sempre contraddistinto la città, in tutte le arti, anche nel cinema. La Pierangeli, che in qualche modo Cagliari ha esportato a Hollywood, lo dimostra». Un progetto per ricordare lei e il cinema di quegli anni? «C’è l’interesse a valutarlo ». E cita «il ruolo encomiabile della Cineteca Sarda, di ricostruzione del passato che non possiamo e non dobbiamo dimenticare». L’assessore chiama, la Cineteca risponde. «In effetti non è mai stata dedicata una rassegna ad Anna Maria Pierangeli», riconosce il direttore Antonello Zanda. Che però lancia un auspicio e un’idea: «Nel prossimo autunno si potrebbe cominciare a pensare ad un’iniziativa per ricordare l’attrice cagliaritana». Intanto Pier Angeli continua a riposare nel cimitero di Rueil Malmaison, a pochi chilometri da Parigi. E aspetta un segnale dalla sua città.