Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Federconsumatori: tutti i dubbi sui nuovi parcheggi

Fonte: Sardegna Quotidiano
21 giugno 2012

Brotzu

 

VIA PERETTI Fila all’ingresso del parcheggio del Brotzu

L’ACCUSA L’organizzazione contesta la sosta a pagamento nell’ospedale e presenta il bilancio di un anno di lavoro

I contestati parcheggi del Brotzu finiscono nel mirino della Federconsumatori. Per Andrea Pusceddu, presidente regionale dell’associazione in prima fila per la difesa del consumatore tutta l’operazione «non è legittima ». I motivi sono semplici: «Dai nostri calcoli la società di gestione incasserà circa 3 milioni di euro e mezzo all’anno, di cui solo il 18 per cento va all’ospedale, davanti ad un investimento di poche migliaia di euro che per ora ha portato pochi posti di lavoro ». In sintesi, continua ancora Pusceddu, «si svende il territorio pubblico e si fanno pagare i cittadini per rientrarci». Non solo, grossi dubbi sulla regolarità di tutta la faccenda «per il grosso profitto della società di gestione rispetto al basso guadagno dell’ospedale ». Le perplessità sono state manifestate anche al direttore generale, Tonino Garau. La replica è stata, a sentire Pusceddu, che «i nostri dati non corrispondevano e che il posteggio assicurerà risorse per l’ospedale». Intanto all’associazione fioccano le segnalazioni di protesta: un centinaio solo nelle ultime settimane. Il caso più eclatante, quello di un donatore di sangue che ha minacciato di denunciare per sequestro di persona l’opera - tore alla sbarra: alla fine l’ha spuntata riuscendo a guadagnare l’uscita gratis. Ma quella dei parcheggi del Brotzu è solo una delle tante battaglie di Federconsumatori. Attiva dal 2001 oggi può contare su una rete capillare costruita da 32 sportelli in tutta la Sardegna puntellati dal lavoro gratuito di 60 volontari, la maggior parte avvocati, che rispondono a 6mila segnalazioni all’anno e 3200 mail. Sono invece 4.253 le pratiche risolte attraverso la conciliazione. Energia, gas e acqua sono le fette che da sole assorbono il 50% delle controversie, seguite dalle telecomunicazioni con il 25%. Francesca Ortalli