Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dalla tappa di Cuneo al primo parcheggio nel parco delle Saline

Fonte: L'Unione Sarda
21 giugno 2012

IL PIONIERE. Gianni Pistidda
 

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Il pioniere si chiama Gianni Pistidda, un ex campione di ciclismo dilettanti che fa base a Quartucciu. Nel 2004 all'arrivo di una tappa in un paese del cuneese, vide per la prima volta la stazionicina delle bici a noleggio. Gli venne l'idea di importare il sistema anche in Sardegna ed entrò in contatto con «Comunicare», una società torinese leader in Italia nella gestione del «bike sharing». Propose subito al Ctm una formula «tutto compreso»: bus più due ruote in un unico biglietto. Non se ne fece nulla, i tempi non erano ancora maturi evidentemente.
Pistidda non si è arreso. Figlio d'arte, anzi nipote (suo nonno ha iniziato ad armeggiare in officina con catene e pedali), quando ha lasciato le corse si è affermato nel mondo dei ciclisti come produttore: la sua fabbrica di Selargius sforna esemplari richiestissimi dal mercato degli appassionati e degli sportivi, compresi i piloti di Formula uno. Pistidda li rifornisce di bici speciali e per un certo periodo li ha anche accompagnati negli allenamenti sulle due ruote.
Nel settembre 2009 il debutto del bike sharing avviene con l'allestimento di un servizio-noleggio nell'edificio Sali Scelti del parco di Molentargius. Un esperimento che ebbe successo, quanto basta per convincere il Comune (Maurizio Onorato asssessore) ad aprire l'anno scuccessvo i primi quattro punti di noleggio in città.
L'intera gestione è nelle mani di «Bicincittà», emanazione della società torinese titolare di questo tipo di servizio in novanta altre città d'Italia. Pistidda cura in particolare la manutenzione dei mezzi e l'organizzazione del servizio.
Non è un gioco da ragazzi. Per poter funzionare il «bike sharing» deve permettere a ciascun abbonato di trovare una bici quando deve prelevarla e avere la possibilità di parcheggiarla. Per questo motivo nelle stazioni ci devono essere sempre posti liberi e veicoli a disposizione. L'intero sistema è controllato «in remoto», vale a dire dai computer. Mentre un furgone con un addetto è pronto a spostare le bici secondo le necessità che si presentano.
L'efficienza paga, stando ai risultati. Faranno il resto le piste ciclabili. Quelle già realizzate in via Dante, via dei Conversi, via Paoli e quelle in arrivo: via Sonnino e il Poetto. Le ha testate, tempo fa, l'attuale assessore al traffico Mauro Coni in uno slalom tra auto in doppia fila e speranze. (a.m.)