Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tutto esaurito sui due pedali

Fonte: L'Unione Sarda
21 giugno 2012

TRAFFICO. Boom del “bike sharing”: a fine estate le stazioni passeranno da 4 a 10
 

Troppi abbonati, lista d'attesa per noleggiare la bici
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Lasciare l'auto e salire in bici, una di quelle a noleggio per conto del Comune? Non si può: tutto esaurito. Ci sono quattrocento abbonati, i mezzi sono contati e bisogna mettersi in lista d'attesa con nessuna speranza di averne uno a breve. Unica chance aspettare la fine estate, quando le stazioni dovrebbero passare dalle attuali quattro a dieci e in un futuro prossimo a sedici (soldi regionali permettendo). Vista la domanda, il «bike sharing» farà boom.
DEBUTTO In italiano vuol dire «bicicletta in condivisione», un sistema collaudato nella penisola da tempo. Qui ha fatto l'esordio due anni fa, ottobre 2010. Anche se il lancio di prova risaliva a un anno prima nel parco di Molentargius. Può contare su 4 punti di raduno (piazza Repubblica, piazza Giovanni, via Sonnino, Marina Piccola), ciascuno con dieci «cicloparcheggi»: vale a dire le postazioni dove è possibile ritirare il mezzo e riportarlo dopo averlo usato. Tutto elettronico: c'è un badge che si ritira in Comune e una tariffazione tutto sommato accattivante. Prima mezzora gratis, 50 centesimi l'altra, 1 euro l'ora successiva e via di seguito.
In due anni è stato censito un movimento di 2500 «prelievi e restituzioni». Al contrario di quanto qualcuno poteva immaginare, non ci sono stati problemi. A parte un gruppetto di ragazzini che in piazza San Giovanni utilizzava la bici per fare impennate (subito ritirata) e una sparita, perché ancorata male, poi ritrovata in Castello.
Ieri alle 11,30 su 45 bici a disposizione, 25 erano in giro. Con una media di utilizzo altissima: otto prelievi per mezzo al giorno, quando a Torino (città leader in questo settore) sono fermi a quota quattro. In soldoni: almeno trecento cagliaritani utilizzano in media le bici a noleggio, compresi i mesi invernali. Il 30 per cento ha tra 18 e i 29 anni, il 50 tra i 30 e i 50 anni, 20 tra 60 e 70 anni. Gente che lavora, che sceglie di spostarsi sulle due ruote non solo per passatempo. La riprova? Le stazioni più gettonate sono quelle di piazza Repubblica e piazza Giovanni. Nel fine settimana invece come da copione Marina Piccola fa il pieno di noleggiatori sui pedali.
DATI Un successone, confermato da quando dicono al sesto piano del palazzo municipale di via Sonnino davanti alla richiesta di un nuovo abbonamento che costa 30 euro (25 di iscrizione, assicurazione compresa e 5 di prepagato). «Ci dispiace, non è possibile: se vuole può mettersi in lista d'attesa: ci sono già quaranta nomi».
Tra novanta giorni, i tempi tecnici di allestimento, arriveranno altre sei stazioni di bike sharing: Monte Claro, viale Cimitero, piazza Matteotti, Buoncammino, via Leo, parco di Terramaini. La dotazione totale sarà di più di duecento bici, quanto basta per soddisfare le richieste. Con due novità in vista: ci saranno le bici elettriche (che si ricaricheranno automaticamente nella colonnina di postazione) e la possibilità di utilizzare un app della smartphone al posto del badge. Non solo: come già avviene in altre città, dal telefonino gli abbonati potranno verificare in ogni momento la situazione delle bici a disposizione in ciascun parcheggio. Altre sei stazioni sono previste quando arriverà il finanziamento regionale. Saranno dislocate anche al Poetto (ospedale Marino) e in periferia (piazza San Michele e Sant'Avendrace). Non ci vorrà molto, così pare.
Antonio Martis