Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Tolleranza zero in Comune ecco il piano contro le discariche

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 giugno 2012

Rifiuti

 

COMUNE La commissione Servizi tecnologici studia la mappa delle aree abbandonate e di quelle a rischio e invita il Municipio a occuparsi anche dei tanti spazi in mano a privati e altri enti

Non ci sono solo i veleni del campo nomadi e l’amianto al Poetto. Parte la caccia ai rifiuti pericolosi con la mappatura delle discariche abusive e delle zone a rischio. Il lavoro della commissione Servizi tecnologi ha portato a una mozione che arriverà presto in Consiglio comunale. « L’obiettivo è smaltire i rifiuti inquinanti senza causar pericolo per la salute dell’uomo, evitando procedimenti pericolosi per l’ambiente», spiega il presidente della commissione consiliare Fabrizio Marcello. I lavori di pulizia sono già partiti: «La città si è riappropriata dei suoi spazi sottratti al pubblico dalle discariche: sono state ripulite via Bainsizza, Terramaini, Calamosca e Cala Fighera». Altri interventi sono stati fatti a Su Siccu, sulle sponde del canale di Mammarranca, in via del Fangario e sulla spiaggia di Giorgino. «Dopo i sopralluoghi, interverremo anche nelle aree private come via Delle Langhe (di fronte al cimitero di San Michele, ndr.) occupata da una mega discarica, poi sarà la volta di via Degli Astri a Pirri (vicino alla 554, ndr.) e via Gherardo Delle Notti».

GLI SPAZI DEI PRIVATI La tolleranza zero del Comune non si ferma alle aree di sua competenza. «Vorremmo intervenire anche nei vasti spazi coperti sottostanti le vie Sonnino e XX Settembre - annuncia Marcello - occupate da una maxidiscarica abusiva, nel cuore della città, che sorge a due passi dalle abitazioni d’emergenza di un drappello di senzatetto ».

Sono tanti gli spazi nel territorio del Comune di Cagliari che non vengono controllati da nessuno e la Commissione invita Palazzo Bacaredda a farsene carico. «Si avvii una trattativa con le altre istituzioni: Demanio militare, Regione, Provincia, Cacip, Autorità portuale, Ferrovie dello Stato - si legge nella mozione - per il trasferimento al Comune di quelle aree marginali spesso soggette a discarica abusive». Nel documento che sarà portato in Aula si valuta anche «l’opportunità di recintare tutte quelle aree di proprietà del comune di Cagliari a rischio di costituzione di discariche abusive, e suggerire anche per le aree a rischio discarica, di proprietà di altre istituzioni ovvero di privati di provvedere alla posa in opera di sbarramenti degli accessi e di recinzioni, così da evitare l’inquinamento del suolo e l’immissione di rifiuti da parte di terzi». Così è stato fatto, con qualche polemica, a Calamosca dove una volta ultimata la pulizia era stato sistemato un New Jersey che impediva anche la sosta della auto. È stato poi trovato un accordo con le attività commerciali per un controllo diretto sull’area in modo da da evitare che i rifiuti si riapproprino degli spazi. Ma il controllo non sarà lasciato in mano ai cittadini perché saranno potenziati i controlli della polizia municipale e, per contrastare il fenomeno delle discariche abusive, saranno coinvolti anche l’Arpas, le Asl, le associazioni di volontariato e «le guardie ecologiche volontarie previste dalla normativa vigente». Fin dal suo insediamento l’assessore ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo aveva annunciato un giro di vite contro i rifiuti abbandonati negli angoli nascosti della città. Il primo progetto annunciato riguarda la sistemazione di videocamere nelle zone dove il fenomeno si ripresenta anche dopo le bonifiche, in modo da evitarlo in modo definitivo. E anche la commissione Servizi tecnologici chiede il posizionamento di telecamere nei punti in cui l’abbandono di rifiuti al suolo è più frequente e dove «avviene un trasferimento di rifiuti da altro Comune nei cassonetti del rifiuto secco indifferenziato, riducendo così la percentuale di rifiuti differenziati». M.Z.