Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sos amianto: al Poetto è cominciata la bonifica

Fonte: La Nuova Sardegna
19 giugno 2012






di Roberto Paracchini

CAGLIARI

È iniziata ieri l’operazione anti-amianto del Poetto, decisa dopo il sopralluogo del 30 maggio fatto dai tecnici comunali dell’igiene del suolo e della Asl 8. In quell’occasione era stata ribadita la presenza di pezzi di materiale tossico.Il primo intervento riguarda il tratto che va dalla prima fermata del Ctm sul lungomare (poco dopo il “Lido” ) sino allo stabilimento dell’aeronautica. L’area è stata transennata, ma l’interdizione completa comincerà da mercoledì notte alle 22, quando comincerà la rimozione da parte del personale specializzato dei pezzi di eternitit (e quindi dell’amianto). In quell’occasione comincerà anche il carotaggio: i prelievi della sabbia in verticale che saranno analizzati dall’Arpa di Oristano (specializzata in questi problemi). Lavori che dureranno sino alle sette e si svolgerà tutti i giorni e sempre di notte, per il primo tratto, sino al 28. Successivamente inizierà il secondo comparto, per altri dieci giorni. E poi il terzo e ultimo, che terminerà al confine con Quartu (nella parte orientale dell’Ottagono).Ieri, oggi e domani sono considerati un periodo di pre-cantiere, in cui sta avvenendo la rimozione delle strutture che insistono sulla sabbia del tratto interessato: sei baretti e due strutture legate alla balneazione. Per i chioschi è previsto lo spostamento della pedana (di 220 metri quadrati), mentre il corpo centrale recentemente ricostruito, verrà sigillato. Alcune modifiche anche sul traffico della strada del lungomare, in cui vi sarà divieto di posteggio in entrambi i lati della carreggiata. Il problema che crea molta preoccupazione nell’opinione pubblica riguarda la presenza o meno di filamenti d'amianto nella sabbia. Se così fosse il Poetto dovrebbe venire completamente chiuso per un intervento di bonifica vera e propria. Quindi addio stagione balneare. Vorrebbe dire che i tempi dell'intervento diventerebbero molto lunghi e che il Comune avrebbe anche il problema di trovare i finanziamenti necessari per un'operazione non semplice. Oltre al danno di immagine che ricadrebbe su tutta la città. Una mazzata visto che Cagliari è proprio al turismo che guarda come a un possibile «salvagente», almeno per le attività commerciali. Sul «da dove» arriva l'amianto si sono fatte molte ipotesi: dalla rimozione dei casotti del 1986 (per i tetti in eternit), alla sabbia “sparata” durante il ripascimento del 2002. Ma si tratta solo di ipotesi. «Della questione si sta interessando la Procura della Repubblica», ha spiegato il sindaco Massimo Zedda, che ha anche sottolineato la necessità e il dovere di intervenire per rimuovere qualsiasi rischio legato all’amianto. Per venire incontro alle difficoltà che dovranno affrontare gli operatori è stato ipotizzata, da parte dell’amministrazione, una possibile riduzione della Tarsu e delle concessioni demaniali. ©RIPRODUZIONE RISERVATA