Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non vogliamo le case»

Fonte: L'Unione Sarda
18 giugno 2012

Una delegazione da Zedda. Delogu al sindaco: il campo non era provvisorio

I rom in Comune: serve un villaggio tutto per noi

Non vogliono vivere in singole abitazioni, ma in un'area nuova, migliore di quella in cui stanno ora. «Un villaggio» spiega Saltana Ahmetovic, uno dei leader della comunità rom cagliaritana che ieri, insieme a una cinquantina di persone, si è presentato sotto il palazzo del Comune di via Roma per avere un colloquio col sindaco Massimo Zedda. L'iniziativa arriva il giorno dopo il vertice al quale avevano partecipato Regione, Provincia, Comune, Caritas e forze dell'ordine, dove si era iniziato a parlare di come completare le operazioni di sgombero dal campo della 554 nel migliore dei modi, con le famiglie che andranno a vivere in affitto in varie case della città e dell'hinterland.
IL SIT IN Un sit in organizzato per consegnare una lettera al primo cittadino. «Sappiamo che il programma dell'amministrazione per l'inclusione sociale della comunità rom è motivato dalle migliori intenzioni e da uno spirito di giustizia sociale - è scritto - tuttavia, oltre la filosofia ispiratrice, esso contiene gravi sottovalutazioni e punti di sofferenza che vorremmo esporle».
LE RICHIESTE «Non vogliamo occupare le case dei sardi - ha detto ieri Ahmetovic - e non le abbiamo mai chieste. Ma il campo dove siamo adesso è invivibile». Poi i complimenti a questa amministrazione: «È l'unica che si sta impegnando per noi - dice un ragazzo che vive da più di 40 anni in città - nelle case siamo obbligati ad andarci, ma non è certo ciò che desideriamo».
L'INCONTRO Zedda, inizialmente assente per altri impegni, quando è arrivato in Municipio si è trovato di fronte la gente che voleva risposte. Alla richiesta di una nuova area tutta per loro il sindaco ha fatto capire che non era possibile. Poi il primo cittadino ha ricevuto una delegazione del gruppo nel suo ufficio. Ha ribadito con schiettezza che al momento non esiste un'altra area solo per loro, e ha ricordato che lo sgombero del campo dovrà essere completato entro il 2 luglio, sottolineando la volontà di organizzare ulteriori incontri per cercare di trovare un punto d'incontro. I rom, dal canto loro, hanno spiegato la loro paura di andare in affitto, soprattutto quando, scaduti i tre anni in cui saranno sostenuti da Comune e Caritas, dovranno essere loro a pagare.
LA REPLICA Intanto, dopo le critiche di Zedda alle amministrazioni precedenti, il senatore del Pdl Mariano Delogu, che era sindaco quando il campo della 554 fu realizzato, ha voluto dire la sua: «È singolare dare case ai rom piuttosto che ai cagliaritani, che in certi casi stanno peggio. Il mio non è razzismo, le abitazioni vanno date ai rom, ma vanno garantite anche a tutti gli altri». Poi sul campo della 554: «Prima i rom stavano in un'area in viale La Plaia, che era in condizioni disastrose. Il nuovo campo era ottimo all'inizio, e non è affatto vero che doveva essere temporaneo, perché era quello che volevano i rom».
Piercarlo Cicero