Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Telecamere spente, disagi a Villanova fra Ztl e sicurezza

Fonte: L'Unione Sarda
18 giugno 2012

Vigili urbani in azione di notte


Parcheggi, sicurezza, bus. Le lacune erano emerse subito e a Villanova si sono ripresentate ora che la Ztl ha compiuto i primi due mesi. A 60 giorni dall'avvio del sistema di videosorveglianza per il rispetto delle limitazioni al traffico, rimangono ancora irrisolti molti problemi segnalati dai residenti mentre il resto della città dimostra di non aver metabolizzato completamente le novità che hanno cambiato orari e abitudini di centinaia di persone.
In attesa che le telecamere entrino pienamente in funzione (sono ancora in fase di test) ci pensa la Polizia municipale a far rispettare gli orari di divieto, ma non basta. Per tanti, infatti, ogni giorno si ripete un estenuante rito per la ricerca del parcheggio. Gli spazi riservati ai residenti sono contesi da chi ha il pass e chi lascia posteggiata l'auto senza averne il diritto. «Ogni sera è una guerra - conferma Elisabetta C., residente nella zona pedonale e proprietaria di un bed&breakfast in via San Giovanni - se non torno a casa entro una certa ora, trovare un parcheggio diventa quasi impossibile. Servono più posteggi per gli abitanti o un servizio di trasporto pubblico che non lasci isolato il quartiere».
Il Comune ha intensificato i controlli per punire i trasgressori, ma sono ancora troppi i furbetti che occupano i pochi parcheggi disponibili.
I COMMERCIANTI Problemi ed esigenze differenti per gli esercizi commerciali all'interno della Ztl. Il sistema di sms che consentirebbe l'accesso a titolari, clienti e fornitori non convince tutti. «Chi lavora all'interno dei varchi deve aver diritto a un pass commerciale che gli permetta di entrare e uscire in qualsiasi momento - dice Ulisse Ghiani, titolare di un bar in via Tempio - per il resto basterebbe un sistema di minibus per risolvere i problemi di mobilità». La zona pedonale ha creato inoltre, soprattutto nelle ore notturne, un problema di sicurezza. «Passeggiare da sola verso casa dopo la mezzanotte - dice Marzia Saiu, affittuaria di una casa in via San Giovanni - mette i brividi: la strada è deserta e un possibile aggressore potrebbe avere vita facile. Se il Comune istituisse una sorta di ronda di quartiere mi sentirei più sicura».
Messaggi chiari che arrivano dal quartiere: il Comune, per convincere anche i più scettici, ora non può più temporeggiare.
Luca Mascia