Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Da lunedì prima chiusura della spiaggia

Fonte: La Nuova Sardegna
14 giugno 2012



Previsti tre interventi di 10 giorni ciascuno dalla quarta fermata sino al confine con Quartu, esclusi gli stabilimenti militari

POETTO»EMERGENZA AMIANTO



MASSIMO ZEDDA Le aree interessate saranno illuminate a giorno e gli addetti ai lavori indosseranno le mascherine

di Roberto Paracchini wCAGLILARI «Lunedì inizieranno i lavori al Poetto per la rimozione dell’amianto trovato sulla sabbia. Gli interventi saranno di breve durata, andranno avanti per stadi e riguarderanno tre aree». Lo ha annunciato ieri mattina in consiglio regionale Giorgio Oppi (Ambiente), durante il dibattito sulla mozione presentata da Francesca Barracciu (Pd), e riguardante il rischio amianto in Sardegna. L’assessore della Sanità, Simona De Francisci, ha poi illustrato i dati connessi all’esposizione all’amianto. «In Sardegna ogni anno si registrano dai 14 ai 18 casi di mesotelioma, la patologia più importante, e la Regione ha stanziato circa 500 mila euro per i controlli sanitari gratuiti alle persone esposte al materiale. Attualmente su 502 richieste sono 389 le persone inserite nel registro dei soggetti esposti all’amianto». Secondo i dati forniti da Barracciu, sono ben «850mila i sardi che hanno lavorato o abitano in zone inquinate dall’amianto, 184mila le tonnellate di questo materiale sparse in tutto il territorio della Sardegna, ben 15mila chilometri le condotte in amianto in uso alla rete idrica e circa 6mila chilometri le tubature di acqua Abbanoa» interessate al fenomeno. Sulla presenza dell’amianto al Poetto restano, però, una serie di interrogativi. Innanzi tutto non è chiaro chi l’abbia prodotto. Se fosse vera l’ipotesi che fa risalirne la presenza ai vecchi casotti, rimossi nel 1986, resta la domanda del “perché?” nessuno se ne sia accorto prima. Forse lo spostamento della sabbia dovuto alla recente rimozione dei baretti ha fatto emergere materiali finiti sotto la spiaggia? Può essere, ma i dubbi restano. Poi c’è un altro problema e riguarda gli stabilimenti militari. Questi non sono interessati all’ordinanza del sindaco che ha imposto la rimozione dei frammenti di amianto. Infatti in quell’area l’amministrazione municipale non ha competenza. Un problema, sollevato in precedenza da La Nuova e che riguarda anche la predisposizione del piano di utilizzo del lungomare (pul) in fase di elaborazione da parte del Comune. E che detterà le regole per tutte le attività (ricreative e non) che si svolgeranno sulla spiaggia. Ad esclusione delle aree degli stabilimenti militari che, tra le altre cose, sono indicati come “centri elioterapici” o giustificati come luoghi adibiti alle esercitazioni a mare. Ora la spiaggia, da lunedì, sarà oggetto di una serie di interventi che, seppure divisi in tre lotti, comporteranno un inevitabile disagio per i bagnanti. La Regione e il Comune hanno fatto la loro parte. Ma il Poetto sembra la cattiva coscienza della città che, ogni tanto, prepotentemente riemerge. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

IL SINDACO MASSIMO ZEDDA

«Stiamo valutando se modificare anche la viabilità»




CAGLIARI Riflettori sulla spiaggia (e non è una metafora) e addetti con mascherina protettiva che toglieranno amianto e paure dalla sabbia dal Poetto. Altro che romantica passeggiata notturna in riva al mare: da lunedì per i primi dieci giorni dalla quarta fermata alla quinta, poi sino all'ex ospedale Marino e poi ancora sino ai confini con Quartu lo scenario sarà quello. Inedito: arenile diviso in tre lotti e cantiere aperto sotto la luna. Per risparmiare tempo. E sperare che magari da mercoledì prossimo l'Arpas dia la risposta che il Comune si aspetta: tutti tranquilli, la spiaggia non è inquinata e non si deve andare avanti con la bonifica. L' ordinanza del sindaco Massimo Zedda c'è già. L'annuncio è arrivato ieri pomeriggio in una conferenza stampa convocata dal primo cittadino arrivata dopo un faccia a faccia con gli operatori del Poetto, forse le prime vittime sicure di questa situazione. Già cominciate le operazioni di sistemazione delle recinzioni per interdire le aree interessate al pubblico. Ma sino al weekend si potrà accedere alla spiaggia. Le zona di intervento è stata divisa in tre lotti: il primo dalla quarta alla quinta fermata Ctm, il secondo dalla “quinta” all'ex ospedale Marino, la terza sino all'ultimo lembo di sabbia di competenza del Comune di Cagliari. «Non mi azzardo a dare delle spiegazioni sulle ragioni della presenza del cemento amianto al Poetto - ha detto il sindaco - se ne sta occupando la Procura e ci sarà sicuramente una risposta. Sicuramente la sabbia è stata analizzata ai tempi del rinascimento». I lavori dureranno complessivamente trenta giorni, dieci per lotto. Si comincerà lunedì dalla quarta fermata. Le aree interessate saranno completamente interdette: «Manca per i dettagli l'autorizzazione della Spresal (servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) - ha detto Zedda - si sta valutando se modificare anche la viabilità». I lavori cominceranno di notte. Le aree interessate dal cantiere saranno illuminate a giorno dalle cellule fotoelettriche e gli addetti lavoreranno con le mascherine di protezione. Non si smonteranno i chioschetti bar appena risorti. Ma per i titolari di stabilimenti balneari e baretti è il giorno più triste. Per il dopo amianto si pensa già a sistemare delle telecamere di controllo, una per attività. «Chiaramente sono molto preoccupati - ha spiegato il primo cittadino - cercheremo di venirgli incontro con sconti sull'occupazione del suolo pubblico e dei canoni». E loro, gli operatori? «È stata una mazzata -spiega Sergio Mascia, presidente del consorzio Poetto Services - rimane la speranza che nel giro di sette otto giorni arrivino le prime notizie rassicuranti sullo stato dell'arenile». Stefano Ambu