Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’opposizione denuncia: «A rischio i posti dei disabili del centro di Terramaini»

Fonte: La Nuova Sardegna
14 ottobre 2008

MARTEDÌ, 14 OTTOBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari


Interrogazione: «La convenzione-Fin non li tutela»




CAGLIARI. «Che fine faranno i cinque dipendenti disabili della piscina di Terramaini?», se lo domandano i consiglieri dell’opposizione in consiglio comunale, che in una interrogazione denunciano che il contratto stipulato con la Fin (per la gestione della piscina) «non prevede il proseguimento dell’incarico lavorativo di detti operatori». Mentre l’inserimento delle cinque persone con disabilità come bagnini rappresenta «uno dei pochi, ma importantissimi, progetti sperimentali di inserimento di categorie svantaggiate».
Come è noto la piscina olimpionica di Terramaini, realizzata dal Comune, è stata assegnata alla Federazione italiana nuoto con un contributo da parte dell’amministrazione di 240mila euro «in quanto i costi di gestione sono molto alti e ammontano a circa un milione di euro all’anno», aveva precisato l’amministrazione. Un fatto anomalo (un pagamento a chi gestisce e non viceversa) denunciato dall’opposizione anche perchè ci sono state altre società, la Acquasport-Fipasas, che avevano proposto una gestione a costo zero.
L’amministrazione, che l’altro ieri ha tenuto una conferenza stampa, ha giustificato la scelta della Fin anche perchè alla Federazione italiana nuoto «è riconosciuta» da parte delle Federazioni sportive nazionali «valenza pubblicistica». Inoltre il prestigio della Fin, secondo l’amministrazione, ne fa l’interlocutore privilegiato «alla costruzione di un Centro federale permanente per la preparazione sportiva e di un Centro per l’addestramento dei nuclei di protezione civile di salvamento». In più «particolare valenza positiva», la gestione della Fin, avrebbe nella «creazione locale del Centro federale nuoto».
Ma la storia è più ingarbugliata. Infatti nello stesso documento comunale, presentato l’altro ieri, si afferma che «l’amministrazione comunale, pur individuando la Fin quale “interlocutore unico” (perchè il solo a ciò titolato) per un affidamento diretto», con una delibera del consiglio comunale del 2007 «ha approvato l’affidamento in gestione della piscina a soggetti privati». Da qui la richiesta di presentare manifestazioni di interesse. A cui hanno partecipato altre quattro società.
Quindi, ricapitolando: prima la Federazione nazionale nuoto viene considerata «unico interlocutore nella creazione di un Centro federale di nuoto» e, poi, c’è la richiesta pubblica di manifestazione di interesse. Ma e visto che sin dall’inizio si era considerato «unico interlocuttore» la Fin, la richiesta pubblica si trasforma in un contentino (all’opposizione, a qualcuno della maggioranza?), mentre la scelta era già stata fatta. A questo punto l’opposizione è insorta e oltre a denunciare l’affidamento di un bene pubblico pagando (e non il contrario), ha fatto presente che il presidente della Fin è un senatore eletto nelle liste del Pdl. E, in una interrogazione presentata ieri, chiesto conto di tutta la gestione del progetto. Poi ha domandato un fatto elementare: «se, quando è stata deliberata la realizzazione della piscina, sia stato predisposto un piano di fattibilità finanziaria e gestionale». Infine l’opposizione ha chiesto come mai il Comune ha fatto un contratto di gestione di nove anni con un esborso da parte dell’amministrazione di quasi due milioni e mezzo complessivi?. (r.p.)