Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il mattone chiama l'investimento

Fonte: L'Unione Sarda
14 giugno 2012

Secondo un'indagine di Tecnocasa un appartamento nel capoluogo può rendere fino al 3,9%
 

Cagliari tra le città che garantiscono i rendimenti migliori
Nonostante la crisi, un appartamento a Cagliari continua a garantire buoni rendimenti: fino al 3,9%. In altre parole, ipotizzando un investimento da 200 mila euro, una casa può far incassare fino a 7800 euro lordi di affitto l'anno. La conferma arriva da un'indagine dell'Ufficio Studi di Tecnocasa, che ha analizzato i canoni di locazione, rapportato ai prezzi degli immobili, delle principali città italiane. Il capoluogo sardo, dunque, si conferma tra i centri più appetibili, collocandosi in terza posizione dopo Verona e Palermo.
L'INDAGINE «A livello nazionale», si legge nell'indagine di Tecnocasa, «il secondo semestre dello scorso anno, vale a dire il periodo di tempo compreso tra i mesi di luglio e dicembre del 2011, è stato caratterizzato da un andamento piuttosto stabile per quel che riguarda il rendimento immobiliare delle città italiane più importanti. Tuttavia, si è registrato un trend in crescita confrontando le dinamiche delle quotazioni degli immobili, dei canoni di locazione e dei rendimenti nel periodo che va dagli inizi del 2002 fino al secondo semestre del 2011. La curva dei prezzi», continua Tecnocasa, «è stata calcolata facendo riferimento alle variazioni dei prezzi degli immobili per il compravenduto della tipologia “medio usato”. L'andamento delle variazioni dei canoni nel tempo è stato elaborato sul bilocale».
LE CITTÀ I centri coinvolti sono Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, ma anche Bologna, Genova, Palermo, Verona, Bari e Cagliari. L'andamento dei prezzi non è stata uniforme in tutte le parti d'Italia: in particolare, nelle zone centrali si è registrato un 3,7% lordo l'anno, mentre si sale al 3,8% nelle zone semicentrali (3,8%) e quelle periferiche (addirittura quattro punti).
I MIGLIORI Il rendimento annuo più alto è stato senza dubbio quello di Verona (4,8%) e di Palermo (4,7%), diversamente da Milano (3,5%) e da Torino (3,4%), le due città che vantano le percentuali più basse in assoluto dell'indagine. Per il resto, i dati sono compresi tra il 3,6 e il 3,8%, con l'eccezione di Cagliari che, come detto, riesce a raggiungere il 3,9%.
I COMMENTI Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, «bisognerebbe inaugurare la fase di ottimismo realistico, perché il mercato immobiliare sta superando la doppia crisi economica e finanziaria e presenta prospettive interessanti soprattutto per il futuro». Una nota dolente, però, c'è. «Si chiama Imu», sottolinea Breglia. «Un'imposta che di certo peserà sui rendimenti degli immobili». Giudizio positivo arriva anche da Marco Plazzotta, responsabile del comparto immobiliare per Allianz: «L'Italia resta un mercato interessante, non c'è nessun timore rispetto a un eventuale rischio paese. Anzi, la Penisola è in linea con gli altri paesi europei».
Lanfranco Olivieri