13/06/2012 02:16
di Federica Lai

La tanto attesa manifestazione “Shopping sotto le stelle”, che ogni estate si svolge a Cagliari, sembra che quest’anno non avrà luogo. Non sono ben noti i motivi di questa decisione, ma una cosa è certa: i commercianti, che partecipano abitualmente, hanno una loro opinione al riguardo. “Nessuno ci ha informato di questa decisione, ma se dovesse essere vero, la cosa non sarà per niente positiva. Già c’è crisi, se poi vengono a mancare queste iniziative particolari, perdiamo molti clienti. Nelle precedenti edizioni, noi abbiamo avuto un ottimo riscontro: molta gente ne approfitta visto che, per motivi di lavoro o di studio, non può venire durante il giorno. Secondo me, poi, d’estate si dovrebbe posticipare l’orario di apertura e chiusura, magari a mezzanotte, così come viene fatto in molte grandi città europee”, dice Rossella, commessa del negozio Yj, in via Garibaldi. “Io ho aperto la mia attività qui da poco, e non ho partecipato alle precedenti edizioni. Credo che sia un’ottima iniziativa, e spero venga riproposta anche quest’anno, in occasione dell’inizio dei saldi estivi”, dice una commessa di un negozio di abbigliamento in via Garibaldi. “Quando sono stata assunta, son stata avvisata che ci sarebbero state queste serate a luglio, però ancora non è stato definito niente. È sicuramente una buona trovata, quella di dare la possibilità di fare shopping la notte, ma non risolve la crisi: le mie colleghe mi hanno riferito che, negli anni precedenti, c’era molto afflusso, ma gli incassi sono sempre stati limitati”, dice una commessa di un negozio di accessori in via Manno. “Noi non ne sappiamo niente, però in effetti gli altri anni in questo periodo si sapeva già qualcosa. I saldi estivi cominciano il 2 luglio, ma dell’apertura notturna non se ne sa nulla: è molto strano”, dice il titolare del negozio Simonetti, in via Manno. Insomma ancora niente di sicuro, ma i commercianti hanno un brutto presentimento: se non ci sarà Shopping sotto le stelle, e durante il giorno i clienti continuano ad essere pochi, cosa si devono