Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il sultano dell'Oman sta tornando in città

Fonte: L'Unione Sarda
13 giugno 2012

Cresce l'attesa al porto e dintorni per lo sbarco di Qaboos Bin Said, sedici anni dopo la prima visita
 

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Due grandi navi, mille uomini, decine di limousine, elicotteri. Assume i tratti di uno sbarco militare il ritorno in Sardegna del sultano dell'Oman. Dopo sedici anni Qaboos Bin Said al Said riapproda in città e cresce l'attesa per un possibile interesse del re del petrolio a creare una base o attivare investimenti nell'Isola. Non c'è una data certa, ma il conto alla rovescia può partire. Secondo le indiscrezioni arriverà tra la fine di giugno e i primi di luglio e si tratterrà per non meno di una settimana. «Abbiamo dato la nostra disponibilità dal 30 giugno al 20 luglio», rivela Piergiorgio Massidda, presidente dell'Autorità portuale.
E saranno due le navi a 5 stelle ad attraccare al molo Ichnusa: «Quella d'appoggio e quella del sultano». Quasi come sedici anni fa. Una vacanza breve, certo non per gli effetti della crisi. «Qaboos Bin Said si tratterrà una settimana». Vacanze più lunghe, invece, per il vasto staff, per loro un mese all'insegna del made in Sardinia. Fra gli hotel della città e dell'hinterland, è già partita la ricerca di una degna sistemazione per i dignitari.
IL SULTANO Ma la visita non è certo inattesa. L'annuncio era stato dato a marzo dallo stesso Massidda, in occasione del Seatrade Cruise Shippping di Miami. E forse una cordiale risposta è arrivata alla recente missione del presidente dell'Autorità portuale in Oman. Il sultano, 72 anni, è un uomo ricchissimo. Tanto da meritarsi la tredicesima posizione nella tradizionale classifica che la rivista Forbes stila ogni anno fra i regnanti del mondo, con un patrimonio personale stimato in 500 milioni di dollari; grazie all'oro nero. Potente e pure eccentrico; connubio non certo insolito.
LA PRIMA VISITA Era l'agosto del 1996 quando Qaboos Bin Said al Said fece la prima visita a Cagliari. Anche allora le navi che attraccarono al molo Ichnusa erano due: 137 metri per quella d'appoggio; 153 per il panfilo reale. Una vera reggia galleggiante da far invidia ai migliori alberghi a 5 stelle. Ma sull'acqua. Una folla stupita e incredula lo attendeva nel molo. Trenta Mercedes, aerei ed elicotteri arricchivano la scenografia. Fu l'allora presidente della Regione Federico Palomba a incontrare l'ambasciatore e gli addetti al cerimoniale. A far da colonna sonora all'insolito sbarco la banda musicale. È una storia già scritta, ma tra poco si riproporrà.
LO SCENARIO Sguardo penetrante, sempre ritratto con il tradizionale copricapo, Qaboos Bin Said poggia di nuovo gli occhi sulla città. Sono tanti gli aneddoti che ruotano attorno alla sua figura. Appassionato di donne al pari di fiori e cavalli. E poi le auto. Nel 1996 nella scuderia di Maranello realizzarono per lui una Ferrari speciale: una station wagon fatta su misura. Tra gli optionals: il cruscotto tempestato di diamanti, carrozzeria antimissile e vetri antiproiettile. La cifra non è mai stata resa nota. Un'altra grande passione del sovrano è la musica classica. C'è l'incognita delle mogli, sette quando venne per la prima volta a Cagliari, 6 nella successiva visita a Palermo, nel 2008.
«Speriamo che la visita sia foriera di accordi futuri», dice il presidente dell'Autorità portuale. Per ora non trapelano altri dettagli. Ma la macchina organizzativa procede a ritmi frenetici. Nell'agosto del 2008 a Palermo regalò alla città 5 milioni e mezzo di euro, senza mai scendere dalla nave. A Bari fece lo stesso. Chissà se anche a Cagliari si rivelerà munifico.
Sara Marci